Greetings from Ljubljana 2011 – Caldarroste
Ljubljana è uno di quei posti nei quali torni volentieri – ci vuoi proprio tornare appena ne hai la possibilità – non per ciò che di nuovo ci puoi trovare, è piccola, la città vecchia la giri in un paio d’ore a meno di non fermarti in troppi di quei mille locali che stanno in riva al fiume, ma per l’aria che ci respiri. Che ci devi stare per capirla, questo misto di impero austroungarico e globalizzazione, di ricchezza da PIL a due cifre e muri sbrecciati della Jugoslavia che fu, e sotto una specie di tranquillità non indolente che in questi ultimi giorni di caldo viene fuori come una lucertola stesa a bersi una Lasko in santa pace. E allora mi cambio in fretta dopo i cinquecento chilometri di autostrada, e scendo in strada, costeggio il fiume fino ad arrivare a quello che chiamano il ponte triplo e qui sento questo profumo di caldarroste che non se ne andrà più per tutta la sera, un profumo che è come stare seduti davanti al fuoco del camino in piena estate, e non sudare.
September 21st, 2011 at 21:42
Mi piace, bello! sento d’esser lì.