Greetings from Brussels ’11 – Luci
C’è un momento in cui il grande viale che separa il Palais Royale dal grande parco che porta al Parlamento rimane vuoto. Nessuno sui marciapiedi, niente macchine. Ci sono solo le luci dei fari di una Panda parcheggiata con il muso verso il parco, due cilindri di luce bianca che attraversano il selciato e sono l’unico segno di vita, il resto è foglie e aria fredda e suoni lontani che vengono dal centro. Dura poco, quel momento, dura il giusto per stare con le mani in tasca e le spalle appoggiate al marmo dell’entrata principale del parco ad aspettare, aspettare che la Panda si muova e un uomo passi veloce con una ventiquattrore che gli sfiora la stoffa dei pantaloni gonfiata dal vento.
November 25th, 2011 at 16:30
..quattro secondi, quei fari sembravano occhi e la macchina filò via…Quattro minuti, che son sembrati quattro giorni, tra le quattro mura che raccolgono i quattro elementi della famiglia, che guardandosi negli occhi s’interrogano senza risposte. Come le tante famiglie a casa ed ai lavoratori davanti ai cancelli chiusi, mentre la sirena gridava al vento per l’ultima volta!
Alle spalle di una grande montagna ed il mare di fronte, quelle gocce non erano piogge, ma lacrime amare!
Ieri alle 22,00 ———————“si chiude!”