Concessione scaduta
Le pareti, a vederle in prospettiva, sembrano due lunghissime, enormi bacheche di una qualsiasi università, o la faccia di un bambino con la varicella, centinaia di macchie arancioni dal pavimento al soffitto. Quando ti avvicini capisci, sono foglietti quadrati, sopra c’è scritto Urgente – Concessione scaduta, chi li ha attaccati ha fatto quel che ha potuto ma lo spazio è quello che è, i foglietti arancioni stanno a due, tre centimetri dalla fotografia, dal nome, dalle date, da i tuoi cari – sono lì da mesi quei foglietti, li guardi e ti chiedi quanto possa valere una scadenza per un morto, dimmi cos’è che scade, cosa puoi fare, spostare le mie ossa da qui a lì, toglierle da un buco scavato dentro una parete per gettarle in un buco nel primo prato che ti passa sotto gli occhi, li guardi e pensi a chi qui non ci viene mai, quello che non può perché chissà dove vive, quello che non può perché è morto anche lui, quello che non vuole, quello che non si ricorda nemmeno più, i biglietti sono per loro no? e infatti lo sappiamo tutti che dei morti ti puoi fidare ma dei vivi no. Fuori tira un vento gelido, il cielo è pieno di nuvole nere e pollini, sembra che nulla riesca a stare al suo posto – nulla, tranne i foglietti arancioni, Concessione scaduta.
May 13th, 2012 at 13:56
A volte Sir, Lei è tanto complicato glielo dica e basta! Ci si può opporre e poi le concessioni sono tali se palesate davvero.
May 13th, 2012 at 15:47
12 6
12 .. 6.
che poi è la metà di esso.
Sembra un viaggio, quello del 12
che tornando indietro,ridiventa 6,
ma dovrebbe esser 24.
Ed intanto il 12 è di fianco al 6,
s’atterrisce per quel viaggio
e per quel tempo !
Così dicono che sia.
Ed intanto i treni passano
ed i tunnel s’illuminano, per poi rabbuiarsi,
gli aerei volano e le auto s’imbarcano,
per vere immersioni.
Ed ritorni anelano.
Arriva l’estate e le spiagge affollate,
arrivano le piogge ed i lunghi inverni,
meno rigidi e più sofferti,
per i venti violenti.
che strappano foglie,
ad alberi sempre verdi
ed anche ai pini,
che come aghi ha le foglie,
sospirano e guardano il mare,
i treni e le navi e le auto imbarcarsi.
Il pino sta accanto al muretto,
che copre radici al batter del vento,
mentre il pino mesto, dal sole lo ripara!
Ma il 12,24 vuol diventare.
Stella*