Stories of the Bund – Con le cuffie
Che fregatura, l’abitudine. Quella cosa che fai la stessa strada tutti i giorni – sei qui per lavorare, no? – e allora un giorno ti metti le cuffie, spingi bene per non essere sopraffatto dal rumore costante, random play e sì, sei a Shanghai ma non te ne accorgi, il palazzo del K5 è lo stesso di ieri e dell’altroieri, il panificio non è cambiato e nemmeno l’uscita della metro, sei dall’altra parte del mondo ma non ci fai più caso – quello che ti entra nel cervello è questa canzone, un pezzo di autostrada sotto la pioggia tra Novo Mesto e Zagabria, e quest’altra che arriva subito dopo, il parcheggio del Tropicana a Las Vegas con il suo festival del chili, e quest’altra ancora che non è nessun posto se non un buco lontano dentro lo stomaco, sei qui e in dieci altri posti diversi, sei qui e da nessuna parte fino a quando vedi i tre scalini e l’entrata del palazzo dove abiti, e adesso dove ho messo le chiavi.