Tenendoci stretti, tenendoci dritti che così si fa
Arrivano insieme, uno a fianco dell’altra. Alti, magri, distinti, hanno più di ottant’anni, spesso ne mostrano dieci di meno, a volte venti di più. Quando li vedi il primo pensiero che ti viene è che vorresti davvero invecchiare così, in buona salute, in compagnia, con lucidità, con una specie di eleganza. Poi rallenti il passo per salutare, guardi le due mani che escono dai cappotti e si stringono e ti pare di sentire il profumo sottile dell’acqua di colonia e di una paura piena di dignità, che è forse quel che ci aspetta a tutti, che è forse quel che ci auguriamo di avere.