Tutto ciò che serve
Si tiene la busta tra le mani. La busta, perché il foglio è appoggiato sul letto, piegato nelle tre parti di una zeta. La guarda, poi volta gli occhi verso il pezzo di carta scritto a mano. Una lettera. Ma chi scrive ancora lettere, oggi? Eppure. Eppure succede, senza preavviso. Non la vuole riguardare, quando ha aperto la patella e ha tirato fuori il foglio sapeva già cosa avrebbe letto, l’ha fatto di corsa per arrivare in fretta alla fine, perdendosi parole magari importantissime; ma è arrivata l’ora di quel film, che va bene per non cadere nella tentazione di fermarsi su ogni singola riga: non ce n’è bisogno quando si sa già tutto ciò che serve.