< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • February 2015
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    232425262728  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    13/02/2015

    Prendi parti e non torni più

    Filed under: — JE6 @ 11:47

    Mi arriva una mail da uno dei cento contatti presi in Cina durante i mesi trascorsi a Shanghai due anni fa. Let the year begin, dice; e mi fa ricordare che questo è il periodo del capodanno cinese. Mi fa ricordare anche altre cose – ad esempio che la sera del primo giorno che arrivai era anche l’ultima di quelle due settimane che un miliardo e mezzo di persone si prende come pausa da (quasi) tutto e tutti e notai un silenzio del tutto inusuale in una via come West Nanjing Lu e sembrava tutto irreale se confrontato con le altre volte che ero stato in quella città; oppure le decine di storie di gente che partiva per passare le feste al paese natio e non tornava più, non un messaggio, una telefonata, niente – “chiudiamo l’azienda per le feste e ogni anno almeno il quindici per cento degli operai non si ripresenta alla riapertura” mi disse il direttore tecnico di un’azienda italiana scuotendo la testa e mormorando una cosa tipo “o tegnij o massaij”. Riguardo la mail prima di cestinarla, e prima vinco la solita fitta di nostalgia feroce e poi penso che c’è qualcosa di affascinante e di profondamente invidiabile in questa capacità di rendere vero quello che per noi è solo un vuoto modo di dire, anno nuovo vita nuova, prendi parti e non torni più, e il prossimo capodanno chissà.