Aspettando
Aspetto da settimane di ricevere i due sms che mi confermano l’appuntamento per la prima dose di vaccino dei miei – 91 anni mio papà, 84 mia mamma. Li aspetto senza particolari ansie, con quel certo fatalismo da “a questo punto una settimana in più che differenza vuoi che faccia” (non che sia vero, ma ognuno cerca di condirsi via a modo suo). Li aspetto per stare tranquillo, per fare un po’ meno il cerbero che controlla gli spostamenti di due adulti ancora in buona forma che hanno bisogno e piacere di uscire di casa e incontrare persone come chiunque altro ma che sono ovviamente più a rischio del figlio di mezza età e della nipote ventenne. Li aspetto, al nocciolo, perché gli voglio bene e voglio che restino qui ancora a lungo, qualunque cosa “a lungo” voglia dire quando sei arrivato a quell’età. E al tempo stesso non riesco a non pensare, ogni tanto e non senza parecchi imbarazzi e sensi di colpa, che quei due messaggi, se proprio due soli devono essere, li vorrei ricevere per me e mia moglie, per mia moglie e mia figlia, per me e mia figlia, una qualsiasi delle possibili combinazioni che mettono in mezzo le questioni di lavoro e di studio e gli piazzano una pezza riparatoria. Distolgo subito il pensiero, mi impongo il ristabilimento di una priorità non fondata su di me perché ogni volta sento di essere a cavallo di quella sottile linea che divide il tempo e le vite della gente tra quelle che hanno più valore e quelle che ne hanno di meno e che se non mi sposto da lì il passo successivo è mettermi a ragionare seriamente se un anno di mia figlia vale più di un anno di mia madre o viceversa, se la fatica di una ventenne costretta a stare a casa può e deve essere paragonata a quella di un cinquantenne nelle stesse condizioni – non avrò mai più questa età, non sarò mai più giovane come lo sono oggi per la carta d’identità ma non nei fatti, lo so ma pensa a me che di anni davanti ne ho molti meno di te e non avrò di sicuro una seconda possibilità per recuperare quel che sto perdendo. Probabilmente ci sono risposte a queste domande, ci sono classifiche e graduatorie che si possono stilare: è che non voglio farlo, e giro la testa, e mi metto nelle mani di altri, e aspetto.
March 5th, 2021 at 19:02
Le tue ragioni sono comprensibili,
ma l errore è contemplato…
Non dovete litigare
March 5th, 2021 at 19:36
Ma nessuno litiga, ma ci mancherebbe.