Sembra
E’ uno di quei periodi nei quali tutto sembra ripetersi. “Tutto”, ovviamente, significa molte cose. O semplicemente alcune, che però sembrano più importanti di altre. Faccende di lavoro, decisioni del governo, l’inizio della stagione dei 76ers. Quindi è un “tutto” mio, personale. Può essere che parti di quel “tutto” siano comuni, condivise con altre persone, come succede nei condomini: e allora, proprio come succede nelle assemblee ordinarie e straordinarie, provi a fare gruppo con qualcuno per farti forza e non sentirti solo. Dopo, è tutta una faccenda di millesimi.
Comunque.
Il punto è che “sembra”. Perché invece non è mai così, c’è sempre almeno un piccolo dettaglio che rende le situazioni diverse, che non fa chiudere il cerchio riportandoti esattamente al punto di partenza. Uno scalino che non puoi, non vuoi, non riesci a risalire o ridiscendere. La pandemia? Forse. Una persona, una sola, che ieri c’era e oggi non c’è più? Forse. Un ufficio diverso? Forse. Il presidente americano? Forse.
Sembra.