< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Ventidue, e sentirli tutti
  • Posta inviata
  • Per gemmazione
  • In and out
  • Per poter riderci sopra, per continuare a sperare
  • Sfumando
  • Srebrenica, 11 luglio
  • Gabo, e mio papà
  • “Vero?”
  • Madeleine
  • February 2025
    M T W T F S S
     12
    3456789
    10111213141516
    17181920212223
    2425262728  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    14/02/2025

    Ventidue, e sentirli tutti

    Filed under: — JE6 @ 11:38

    Non ho mai avvertito particolari imbarazzi nello scrivere cose destinate ad altri; figuriamoci, sono uno di quelli che con scarso senso del ridicolo si è persino autopubblicato due libri. Eppure, in questi ultimi anni quando ho pensato di scrivere qui, un posto che ho aperto esattamente ventidue anni fa, ho provato sempre più frequentemente una sensazione di imbarazzo. Non inutilità, proprio imbarazzo: quello che si prova per motivi di forma, opportunità, buona creanza. Non saprei dire il motivo, probabilmente – come accade quasi sempre – non ce n’è uno solo. Ma è così, ed è come una specie di disagio senile: mi piacerebbe non provarlo, non così intenso, perché penso che tanti piccoli spazi come questo, come i blog di venti anni fa sarebbero ancora utili dentro una cornice più grande. E però.

    Leave a Reply