Mi fa grigie queste ore
Ieri guardavo le foto di quei ragazzi occidentali che si sono arruolati con Isis, le barbe lunghe, gli occhi induriti e soprattutto quegli sfondi giallastri, di deserto pietroso e triste, stavo lì a farmi le solite domande, ma cos’hanno in testa questi, ma perché devi aver voglia di tagliare la testa a un tuo simile, cosa ti porta a lasciare la periferia, per quanto squallida, di Marsiglia o di Birmingham per andare in un posto così, facendo magari il percorso inverso di qualche tuo avo che scappava dalla povertà per cercare fortuna e benessere e tranquillità in una città europea o americana, ero lì che li guardavo come alieni che ti fanno paura quasi più perché non li capisci che per le loro azioni, poi mi è venuta in mente questa frase – La fine della guerra, che si dice prossima, mi fa grigie queste ore, con il pensiero che la parte eroica della mia vita è ultimata -, ho pensato che l’ha scritta un tipo che si chiamava Carlo Emilio Gadda, non esattamente il prototipo del Rambo tricolore, quando mancavano meno di tre settimane alla notte di Caporetto e dopo due anni di guerra, una guerra nella quale si era buttato volontario e che voleva continuare a combattere, uno che come tutti gli artisti veri sapeva dire quello che in tanti sentivano senza riuscire ad esprimerlo e allora niente, ho guardato ancora un po’ quelle fotografie, quelle facce, e non ho più saputo cosa pensare, e ho chiuso la pagina.