|
|
30/04/2004
Mi pare doveroso segnalare Culture Digitali, il blog del convegno organizzato dalla Facoltà di Sociologia dell’Università Federico II di Napoli.
C’è di mezzo gente seria ma non seriosa come Giuseppe Guru Granieri e Paolo Valdemarin; insomma, non dovrebbe essere un altro BlogAge.
Uh, quante volte i commenti nobilitano i post (magari già nobili di per sè).
Licenziamentodelpoeta cita Tom Wolfe, chez Jacopo: “… mai presumere che il lettore debba interessarsi a noi: nello scritto dev’esserci roba tosta (lui disse “tough stuff”), roba che lo tenga incollato alla pagina, e non i fatti nostri. E forse, per chiarire il concetto, vale la pena di riportare qui ciò che disse allora: – Io sono una persona comune, tu sei una persona comune, non abbiamo fatto la guerra, non siamo stati in galera, non abbiamo ammazzato nessuno, siamo stati entrambi a letto con un numero di donne più o meno normale, io mi sono sposato e ho fatto dei figli, tu per ora no. Che può fregargliene al lettore di quello che abbiamo fatto noi due? Niente. Ti puoi permettere di ammorbare il lettore con la roba che hai fatto tu nella vita? No”.
Mi tocca chiudere il blog.
PS – Non scherzo.
E’ raro che passi nella sala dei biliardi. Il Giovanni è uno di quelli che arriva alle tre del pomeriggio, grazie ad una pensione concessa troppo presto e con troppa benevolenza, per mettere subito le gambe sotto il tavolo del ramino.
Da lì si alza a sera, con la camicia stropicciata, il nodo della cravatta allentato, gli occhi rossi per le mille sigarette, le dita coperte di nicotina e della tipica patina untuosa delle Dal Negro passate di mano in mano per ore e ore.
A volte, ma non più di una per pomeriggio, si alza per andare a pisciare dietro quella porta sulla quale sta una targhetta che, involontariamente ironica, recita “servizi igienici”. Si sgranchisce le gambe, butta l’occhio sul tavolo dove corrono le biglie e cadono i birilli. Ci vede ma non ci guarda. Noi ricambiamo, chè in una garuffa con taglio a tenere c’è – per noi – un’arte che gente come lui non sarà mai in grado di capire.
Marmoreo, il Giovanni se ne torna al suo tavolo, a far girare le carte, a farsi cadere la cenere sui pantaloni, a perdere implacabile la sua pensione e chissà dove cazzo li trova i soldi per arrivare alla fine del mese, se ne torna alla sua vita per noi insensata ed inutile.
A sera, ognuno se ne torna a casa propria. Noi, il Giovanni ce lo immaginiamo seduto davanti ad un piatto di pasta, in silenzio, chiuso a pensare a quando avrebbe dovuto tirare su il cinque di cuori e calare subito il tris e non l’ha fatto e vaffanculo quanti soldi ho perso, mentre la moglie accende la piccola televisione della cucina ed inizia, come ogni sera, a pensare a quanto le piacerebbe farsi scopare da uno, uno qualsiasi, uno purchessia degli attori di “Un posto al sole”.
29/04/2004
Sfogliando un vocabolario, mi capita sotto gli occhi “somatostatina“.
Ve la ricordate? La cura Di Bella, i politici che dicevano “deve essere fornita gratuitamente agli ammalati”, i medici che rispondevano “è una bufala”, le sperimentazioni, i protocolli, le file davanti alla casa di questo anziano dottore preso di peso da un libro di fiabe.
Mi chiedo che fine ha fatto tutto questo.
Un giorno o l’altro dovrò rispondere alle decine di e-mail che mi ritrovo la mattina. Una selezione di oggi:
Find a Mor.tgage Lo.an… Ref.inance, 2nd
Dont tell anyone stearic gamble
Please Complete and Return
Keep more Cash each Month! (parliamone)
Freedom is here (la Casa delle Libertà, insomma)
lemuel
see ya soon! (dal gestore del Movida, immagino)
Lose Weight Now with Generic Phentermine (per il momento, mi basta saltare il pranzo)
tape
Permanent results – Permanently add 3+ (temo che non ci sia proprio nulla da fare, in materia)
Order Valium Online for Less (questa sì che mi interessa)
28/04/2004
La Milano-Torino come metafora della vita: parti, per un po’ (poco) va tutto liscio, poi inizia un calvario di curve, strettoie, rallentamenti, buche; ad un certo punto, doppi la metà del percorso, e subito riprendi le buche, i rallentamenti, le strettoie, le curve, fino a quando, stremato ed al tramonto, arrivi alla fine del viaggio. A pensarci bene, era meglio morire da piccoli.
Dov’eravamo rimasti? Qui, mi pare: “Questo è diventato un blog silenzioso, anche se il numero dei lettori è rimasto immutato rispetto a qualche mese fa, rispetto ai tempi di Splinder. Lo ammetto, un pochino la cosa mi dispiace; ma, se ci penso meglio, è il giusto riflesso di un mio lento cambiamento. Cambiano i blogger, cambiano i lettori, cambiano i commenti. Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma“.
Ho messo una frase di troppo: “un pochino la cosa mi dispiace“. Lo penso, ma forse non avrei dovuto scriverlo, perchè è fuorviante.
Quello che conta è ciò che viene dopo: il cambiamento di questo blog viene da un mio cambiamento. Il che, lo ammetterete, è una gran banalità, inevitabile in quanto tale. Si passa attraverso le cose, e capita di uscirne (un po’) diversi. Chi legge tra o dietro le righe, di questo se ne rende conto. E si regola di conseguenza: da un blog ad un altro, seguendo la consonanza tra se stessi e gli autori.
Fa parte del gioco, fa parte della vita: è difficile, se non impossibile, mantenere tutti gli amici che si avevano all’età di dodici anni; ma non importa, se quegli amici hanno trovato una strada che li soddisfa.
Squola = post scorretto ma entusiasta per lodare i genesis
Squamato = da quando Mahatma si potrebbe dire “idolatrato”.
Squartato = post aperto ma forzato, non spontaneo
Squash = post caduto in una pozzanghera
Squattrinato = post povero ma capace di rigenerarsi tre volte (metempsicosi del post)
Squillo = post di facili costumi
Squinzia = post giovane, di solito postato dalla sorella del padre o della madre di Squonk
Squinternare = modo di liberarsi dei post demenziali
Squisiti = post molto raffinati, di sapore delicato e gradevole
Squittio = post petulante, da evitare
Squoiato* = post morto, preda di cacciatori canadesi
Squoiato* = post interrotto, nell’ambito di una continuità spaziale o temporale
Grazie a Papi (ed alla sua poderosa scorta di Talisker).
27/04/2004
Q. How do you think Disney feels about Winnie The Pooh and Piglet making a surprise appearance in a porn scene?
A. I think that Disney hates that fact that Pooh and Piglet are in a porn scene, but I am sure Pooh and Piglet don’t mind at all.
Daily Grind
Oh, attenzione che ci son foto che magari non piacciono proprio a tutti, su Daily Grind. Nel caso, non cliccate. Ho già riportato io la parte essenziale del post.
“Poi ci siamo noi, con la faccia un po’ così. Che abbiamo vissuto i Genesis”.
Wittgenstein
|
|
|