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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    18/06/2004

    Feed atomici

    Filed under: — JE6 @ 16:53

    Domandina per quelli che la sanno lunga di robette tecniche: per quale motivo FeedReader si rifiuta di considerare i feed Atom? E poi, per essere completi: cosa cazzo sono i feed Atom?

    Tutti insieme. Appassionatamente?

    Filed under: — JE6 @ 15:08

    Adesso sembra che l’unica possibilità di vittoria di quello schieramento che sta a sinistra dell’UDC (e non chiedetemi di definirlo, chè puntini, virgolette, parentesi e finanche punti di domanda si sprecherebbero) sia il cosiddetto “Metodo Cofferati”: ergo, qualunque partito o movimento da Rifondazione fino al centro moderato, più le associazioni della cosiddetta società civile.
    Mah. Io non sono un esperto, benchè un po’ di teoria della politica (e della sua comunicazione) l’abbia studiata. Ciò nonostante, non credo si debba essere degli esperti per capire che questa gioiosa ammucchiata può – forse – nascere e restare in piedi in una realtà locale, dove i problemi che si affrontano si chiamano traffico, inquinamento, scuole materne, trasporti pubblici, mentre è molto, molto più difficile farla funzionare a livello nazionale, dove invece si decide di politica economica, di politica estera e bazzeccole del genere.
    Si provi Cofferati a far andare d’accordo lo chiccoso Bertinotti e il sapido Mastella, per tacer di Rutelli, Fassino e Boselli: come se non ne avessimo avuto sufficienti prove, durante questi anni. Lo dico da elettore dell’Ulivo: io, piuttosto che appoggiare le mille puttanate del rifondarolo-chic, mi astengo; perchè, tra le puttanate sue e quelle del PresConsMin, non vedo differenza alcuna: sempre puttanate sono.

    Lavori in corso

    Filed under: — JE6 @ 09:30

    Forse perchè sono ancora – per disgrazia o per fortuna, non so – molto lontano dall’età pensionabile, non sono un grande appassionato di cantieri. Non mi diverto a passare il tempo guardando ruspe, gru e muratori con l’elmetto giallo, non più di quanto mi diverto a guardare un qualsiasi programma di Maria De Filippi, per intenderci.
    Ma il destino cinico e baro ha deciso che la strada che faccio ogni mattina per andare in ufficio deve passare in mezzo a due cantieri, di cui uno si dice sia tra i più grandi attualmente esistenti in Europa: già, si sta costruendo il NPF, aka Nuovo Polo Fieristico di Milano.
    I fermi macchina dovuti alle code, tipiche della Statale del Sempione a qualunque ora del giorno e della notte, consentono di osservare questo gigantesco formicaio con la dovuta attenzione. Questa mattina ho potuto leggere ogni particolare della cartellonistica ANAS, ente noto più per il suo tasso di corruzione che per la sua efficienza, ed ho appreso che la data di consegna di una delle (poche) nuove strade di accesso al NPF è (era) il 20 aprile 2004, a conclusione di un periodo di lavori stimato in 280 giorni.
    ça va sans dire, della strada non v’è traccia alcuna, il che fa presumere un altro paio d’anni di cantiere ANAS per avere in dono un nastro di asfalto che partirà dal nulla ed arriverà nel nulla, come Malpensa insegna. Davanti all’entrata principale del cantiere del NPF campeggia un display che mostra il numero di giorni mancante all’apertura della Fiera: circa 280, per uno dei casi della vita. Insomma, mi attende un lustro di code, polvere, gru, elmetti gialli che attraversano la Statale senza curarsi di nulla. Devo cambiare lavoro, su questo non c’è dubbio.