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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

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    30/09/2004

    Non bevo, non fumo

    Filed under: — JE6 @ 13:53

    56 points is in the 51 through 80 precent
    You are a dedicated weblogger. You post frequently because you enjoy weblogging a lot, yet you still manage to have a social life. You’re the best kind of weblogger. Way to go!
    Are You A Blogaholic?
    PS1 – Quanto ad altre cose che faccio o non faccio, mi appello al Garante: non serve a nulla, ma hai visto mai.
    PS2 – Sono in buona compagnia, a quanto pare.

    Che bello, due amici, una chitarra e uno spinello

    Filed under: — JE6 @ 09:06

    Ma ci sono ancora le compagnie che si trovano in spiaggia, accendono un falò, tirano fuori una chitarra e cantano (prima di fare altro, ça va sans dire)?
    E se sì, quali sono le playlist? Franz Ferdinand e Maroon 5?

    29/09/2004

    Uomo avvisato

    Filed under: — JE6 @ 09:12

    Sia chiaro, questo è il blog di un benpensante. Poi non dite che non vi avevo avvertito.

    And the winner is (who?)

    Filed under: — JE6 @ 08:10

    Da quando hanno rilasciato Simona&Simona, è tutto un parlare di “vittoria”. Io, pur senza mettere mano al vocabolario, parlerei di “limitazione dei danni”.

    28/09/2004

    38 special

    Filed under: — JE6 @ 08:15

    Mi svegliavo presto, a quei tempi. La sveglia stava sul comodino, puntata alla solita ora da anni. La sera la preparavo, la mattina dopo aprivo gli occhi con un’ora e mezza di anticipo, e la spegnevo.
    Anche quel giorno andò allo stesso modo. Occhi aperti, piedi nelle ciabatte, trasferimento sul divano, alla televisione una televendita, una che si strizzava le tette, due bombe in un paese mille miglia lontano, il traffico in aumento.
    La barba, una colazione veloce e silenziosa per non svegliare il resto della famiglia, camicia e cravatta, e poi fuori.
    Una giornata quasi come un’altra, un appuntamento fuori città, qualche telefonata, un paio di caffè acidi bevuti in bar senza storia.
    Al pomeriggio, un funerale. E’ strano quando si va ai funerali di persone che non si conoscono. Si sta lì perchè si è amici del figlio della defunta, perchè si lavora nello stesso ufficio della figlia del morto, si ascoltano le canzoni, i ricordi della nostra amata sorella, si guardano gli abiti scuri e i fiori tristi sulla bara.
    Uscimmo in silenzio, restammo sul sagrato della chiesa ancora un po’, ciondolando da una gamba all’altra. Andammo a berci una birra, troppo fredda e insapore come troppe birre in questa città, poi ci stringemmo le mani, ci demmo un paio di pacche sulle spalle, fissammo appuntamenti.
    Arrivai a casa alla solita ora. Avevo tenuto il cellulare spento per quasi tutto il giorno, un po’ per necessità, un po’ per cattivo umore. Aprii la porta e dissi “ciao” ad una stanza vuota e buia mentre appoggiavo la borsa sul pavimento. La luce della cucina si accese di colpo, e dalla porta uscirono mia moglie e mia figlia. “Buon compleanno, papà”. “Buon compleanno, amore”. “Vieni papà, vieni con me, ti devo dare il tuo regalo”.
    Presi per mano mia moglie, e seguii mia figlia fino alla sua camera. Un pacchettino, tutto per me.

    Questo post è composto da un 50% di fiction e da un altro 50% di reality. Ma non importa; in effetti, è una giornata come tutte le altre, con le sue piccole cose speciali delle quali spesso non mi rendo conto. Il titolo del post, però, viene da un video visto su MTV, ben più di un decennio fa. Non ricordo il titolo, ma ricordo il nome della band.

    27/09/2004

    Compagnie

    Filed under: — JE6 @ 17:55

    Succede che, girovagando per commenti in blog altrui, uno si rende conto di avere dei lettori con i quali pensa di non avere proprio nulla in comune, idee, visione del mondo, stile. Roba che l’uno di cui sopra si chiede “ma perchè mi ha messo nel suo blogroll, che ci azzecco io con lui?”.
    Degne persone, senza dubbio, e chi sono io per giudicare. Ma quello che scrivono, oggesù.
    Macchianera

    L’uomo sul pulpito

    Filed under: — JE6 @ 09:44

    Fa impressione, eccome, vederti lì sul pulpito, alto e dritto nel tuo abito rosso, ma senza superbia o ostentazione.
    Fa impressione, sentirti parlare, raccontare ai bambini che siedono nelle prime file una fiaba che gli adulti capiscono subito essere diretta a loro.
    Fa impressione, ricordare quando giocavamo a basket, quando vestivi felpa e jeans, quando si parlava dei compiti in classe.
    Adesso sei lassù, ma non sembri distante. Anzi, sembri – sei – più vero, onesto, realizzato di noi.

    24/09/2004

    Carver de noantri

    Filed under: — JE6 @ 08:20

    Quei pochi eroi che hanno seguito i racconti di Cinque birilli (ai quali va il mio ringraziamento e la mia stupefatta ammirazione) oggi li possono trovare raccolti un pdf deluxe, con tanto di copertina e prefazione. Basta scorrere la colonna di sinistra e cliccare su “Scarica 5 birilli”, oppure cliccare qui.

    23/09/2004

    Run, rabbit, run

    Filed under: — JE6 @ 09:39

    Esiste una scuola di pensiero secondo la quale, prescindendo dai crimini dei quali una persona è stata giudicata responsabile, la persona in questione non andrebbe perseguita se, al momento opportuno, è riuscita ad emigrare e rifugiarsi in un paese straniero dove poi, per merito o fortuna, ha condotto una vita diversa, fatta di lavoro, figli, spesa al supermercato. In altre parole, la velocità della fuga varrebbe più della legge, e dovrebbe consentire di non essere perseguitato da vendette inutili.
    Wittgenstein

    22/09/2004

    Nuove idee per il nulla

    Filed under: — JE6 @ 13:04

    [Gruppo di maschi, milanesi, livello di istruzione e reddito medio-alto, seduti al tavolino di un qualsiasi bar]
    A. Beh, allora, a che corso vi iscrivete, quest’anno?
    B. Hmm, non so. Il nuoto mi ha rotto i coglioni, stavo persino iniziando a perdere i capelli per le troppe docce.
    C. Sì, anch’io la pianto con la piscina. E poi, l’anno scorso, sinceramente, di figa se n’è vista col cannocchiale.
    B. Tu hai suggerimenti?
    A. Mah, pensavo a qualcosa tipo enologia, adesso tira parecchio.
    B. Oh cazzo, così ogni volta che andiamo al ristorante dobbiamo sorbirci i retrogusti di mandorla amara. No, per piacere.
    C. Mi hanno parlato di un corso di astrologia umanistica niente male.
    A. Eh no, scassate le balle con l’enologia, e mi venite fuori con l’astrologia?
    B. Cosa ne dite di autostima e dimensione sociale?
    A. Ma chi sei, Morelli-quello-del-Costanzosciò?
    B. Un corso di Fiori di Bach? Secondo me si trova gnocca a chili.
    C. Se provi ad iscriverti ad un corso di comecazzosichiamano, ‘sti fiori, ti tolgo il saluto.
    A. Tango argentino?
    B. Non mi parlare di Argentina, che mi vengono in mente i bond.
    C. Riflessologia plantare?
    A. Senti, piuttosto ti regalo un buono per spesa illimitata di Doctor Scholl’s.
    B. Scrittura creativa?
    A. Ma non hai già un… come si chiama? Frog?
    B. Beh, appunto, per migliorarmi.
    A. Guarda, piuttosto grafologia.
    C. Minchia, che panorama. Altre idee?
    A. (…)
    B. (…)
    C. (…)
    B. Mi sa che mi iscrivo ancora in piscina. Se mi dice culo, qualche gnocca si trova. Magari una mamma che porta il figlio a fare il corso.