Vittorioso declino
Ieri, un gentile lettore mi ha fatto notare che l’espressione “vittorioso declino” (usata con riferimento alle sorti politiche di Tony Blair) è un ossimoro.
Ringrazio per la segnalazione, assicuro che ero consapevole dell’artificio retorico e, ciò nonostante o forse proprio per questo, lo ripeto – addirittura nel titolo.
Di vittoriosi declini è piena la storia. Prendiamo, chessò, un Lance Armstrong: lo vedi che non è più quello di una volta; fa sempre più fatica, si ha l’impressione sempre più forte che se la cavi per il rotto della cuffia. E, comunque, il Tour de France lo vince lo stesso. La vittoria cancella il declino? Secondo me, no. E la vittoria di Tony Blair non fa eccezione.
May 6th, 2005 at 12:32
Ma che cazzo è un ossimoro?
May 6th, 2005 at 12:55
Una roba che crea confusione, a meno che uno non lo sia già di suo.
May 6th, 2005 at 14:30
Che razza di spiegazione.
May 6th, 2005 at 14:50
Io credo che lei abbia capito, altro che. In fondo è scrittore, quindi intelligente.
May 6th, 2005 at 16:44
Intellettuale, semmai.
May 7th, 2005 at 01:46
il problema nel caso blair è che sarà scelto da un’esigua minoranza della popolazione… diciamo da un 3 su 10 degli aventi diritto? (ma forse meno) vedete voi…
May 8th, 2005 at 18:37
Che poi son tutti bravi a dire come avrebbero votato quelli che son rimasti a casa.
Mi stupisce non si sia parlato sui giornali di declino vittorioso per la vittoria striminzita si Schroeder il 23 settembre 2002