Fai un break
Giorni di chiusure e stanchezze blogosferiche. Da queste parti, per probabile vicendevole sfortuna di autore e lettori, il problema non si pone ancora, nonostante i quasi tre anni di indefesso esercizio. Ho deciso di non lanciare accorati appelli, perchè le differenze di motivazioni, ritmi e stili di vita sono tali e tante da renderli del tutto inutili. Ma mi auguro di poter leggere ancora gente brava, capace e interessante; così, mi siedo sulla riva del fiume, e aspetto.
Zittialcinema, Brodo Primordiale
January 16th, 2006 at 12:00
Ci sono periodi buoni e periodi meno buoni; nessun problema, basta non considerarlo un obbligo.
January 16th, 2006 at 17:03
scusi, non potrebbe fare un notiziario di buone notizie, una volta tanto?
Lei è un catastrofista degna di Telekabul.
Pensi invece, che so, a un Emilio Fede
January 16th, 2006 at 17:32
Concordo con lester: ci sono dei momenti in cui non si ha voglia di scrivere. A me, grazie a Dio, capitano molto di rado. ma capitano. In quei casi, meglio non scrivere nulla che scrivere tanto per fare.
Se tenere un blog diventa un obbligo (e non più un divertimento) tanto vale chiuderlo.
Questa è la mia opinione.
Spero di leggerti ancora a lungo, comunque.