Efficienza
Un tempo, quando lo splendido quasi-quarantenne che scrive era bambino, giocare significava divertirsi, o, al massimo, distrarsi. Oggi, stando ai manager di Sony Entertainment (gente che, immagino, sull’argomento la sa lunga), giocare significa impiegare efficientemente il tempo, per minimizzare la sensazione di frustrazione derivante dall’apparente mancata ottimizzazione del tempo stesso.
Suppongo che tra un paio d’anni, per mia figlia giocare significherà lavorare, e allora per me sarà facile dire che si stava meglio quando si stava peggio (e le mezze stagioni, e i treni in orario, insomma ci siamo capiti).
Repubblica.it