General Hospital
Ho appena passato un paio d’ore in un grosso ospedale dell’hinterland milanese, per visitare un collega.
Ora, che gli ospedali non siano luoghi di divertimento è cosa nota. Ma che siano luoghi dove i pazienti vengono parcheggiati nei reparti d’appoggio (perdendo così le tracce dei medici curanti), dove le sale d’aspetto sono piccole e sempre piene, dove il colore prevalente è il grigio sporco, dove niente e nessuno induce a stendere le labbra in un tentativo di sorriso, ecco, questo mi pare un po’ meno accettabile.