Vedi i casi della vita, dopo mezz’ora su suolo egiziano la tastiera del cellulare ha smesso di funzionare. Non va nemmeno la SIM sul telefono di mia moglie, che accendiamo un paio di volte al giorno (comodo quanto si vuole, ma anche gli sms hanno dei costi stellari). La televisione, come si potrà immaginare, la usiamo molto, molto poco. Così, capita che dei fatti di Dahab siamo venuti a conoscenza con qualche ora di ritardo, e facendo una gran fatica a renderci conto della gravità della cosa. Nel microcosmo del villaggio, fatta eccezione per quel paio d’ore serali con centinaia di persone che si affannavano a contattare parenti e amici ben più agitati di quanto non fossero loro qui in loco, le preoccupazioni hanno continuato ad essere la gradazione della crema di protezione solare o la tenuta di maschera e boccaglio. So che c’è un po’ da vergognarsi.
(Stiamo bene, tranquilli, mai stati meglio: grazie a tutti, davvero)