Greetings from London ‘06 – 6. Quiete
Ho sempre pensato che le grandi città non sono altro che il minimo comune denominatore di tanti piccoli paesi l’uno vicino all’altro. A New York c’è un filo rosso che lega gli orti di Washington Heights ai mille negozi cinesi di Canal Street che vendono orologi e sciarpe, così come a Milano c’è un filo rosso che lega il vecchio borgo di Baggio a via Bagutta. Londra è una somma di paesi e città, come il Royal Borough of Kensington and Chelsea, nel quale ho l’onore di risiedere per un paio di giorni. Questa zona che comprende Earl’s Court, High Kensington Street e Edwardes Square è un posto benedetto dal Signore, pieno di alberi fioriti, silenzioso – ci sono pezzi di strada presi di peso dall’Alto Adige. Il mio cicerone mi guida con fare sicuro, mi porta a vedere la casa dove ha vissuto il buon Foscolo, mi fa avvertire il suo attaccamento per questa città anche quando mi parla dei prezzi delle case – che si misurano in zilioni di sterline. Sinceramente, non mi dispiace per nulla non camminare per Oxford Street, questa sera.
May 12th, 2006 at 00:27
Che bella questa serie di greetings… South Ken e’ proprio cosi’! [Ho la fortuna di poter abitare in questo quartiere benedetto dal Signore (e dalle Maserati) per molto meno dei zilioni di sterline che costano le case vere, grazie alle Hall dell’universita’ :-)]
Se sei in cerca di pub….beh, in questo (http://www.aintnothinbut.co.uk/) vale la pena di farci un salto.