Sepolcri
Questo è, credo, l’unico giorno dell’anno in cui mi dispiace davvero non aver più messo piede in Sardegna dal 1992; il giorno in cui mi fermo davanti a una tomba e prego morti non miei [1].
[1] Esagero: sono i morti della famiglia di mia moglie, e li considero miei da ormai un paio di decenni. Ma i miei nonni, i miei zii, loro, ecco.