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    23/11/2006

    For women only

    Filed under: — JE6 @ 08:17

    Ieri, dopo aver letto il post di Dandyna, e aver ascoltato un po’ di Otto e mezzo, pensavo che forse la cosa più stupefacente dell’anoressia femminile è l’assoluta esclusione degli uomini, dei ragazzi, dei maschi da questo mondo parallelo che si viene a creare.
    Perchè una cosa è certa. Fatta la tara di tutto l’insopportabile e falso fighettismo modaiolo dei nostri tempi, prendete cento maschi (ragazzi e adulti, studenti e dirigenti, ricchi e poveri), metteteli di fronte alla foto, chessò, di Kate Moss e alla foto, chessò, di Monica Bellucci, e chiedete loro brutalmente: “con chi vorresti andare a letto?”. Io credo di sapere la risposta. Il porno, i cui dati di diffusione sono abbastanza ampi da farlo ritenere un indicatore attendibile di ciò che alberga nel cosiddetto immaginario collettivo maschile, è fatto di donne – mi si passi la grevità – “tante”, al punto, a volte, da essere grottesche. Ma, con tutta evidenza, a centinaia di migliaia di ragazze non interessa piacere ai maschi della loro classe, o il fatto di essere considerate attraenti dai ragazzi non basta a compensare i mille problemi che le portano a desiderare di dissolversi sulla bilancia.
    E’ tutto troppo grande e troppo complicato per chi scrive – ieri sera, però, non potevo fare a meno di guardare mia moglie e ringraziare il cielo, e di guardare mia figlia e preoccuparmi preventivamente.

    17 Responses to “For women only”

    1. dandyna Says:

      credimi la bilancia è solo la faccia del problema, è tutto come dici tu molto più grande, e c’è molto anche di problemi col sesso, da parte di chi non mangia, o mangia troppo, e anche da parte di chi queste persone le guarda.

    2. Auro Says:

      ci sono cose ricorrenti nelle vite di tutti.
      ad esempio non credo che nessuna donna sia stata salva da problemi e disturbi alimentari. di qualsiasi natura e grado di gravità.
      almeno per un giorno noi tutte abbiamo deciso che eravamo troppo grasse, o troppo amiche del cibo, o troppe sue nemiche.
      tutte possiamo sbandierare curriculum più o meno dolorosi. il mio non ha mai previsto disturbi veri e propri ma “solo” molto disordine alimentare.
      a 12 anni pesavo meno di 30 kili. mangiavo bene e sano, ma mangiavo pochi alimenti, non c’era molta varietà nel mio menu.
      a 14 quasi 60. mangiavo male e peggio. il mio menu era molto rigido: pranzo solo latte e biscotti. la sera come a 12 anni, molti pochi alimenti.
      a 17, 18 superavo gli 80. mangiavo peggio.
      adesso – 33 anni – viaggio intorno ai 55/60. e non sono del tutto soddisfatta. le mie amiche lo sanno e sanno che invidio l’osso del bacino di m. o di t., lo invidio ma so che non potrò mai averlo. sono stata a dieta, lo sono ancora adesso. si tratta di diete ipocaloriche ovvio, ma di diete controllate. adesso so distinguere un’alimentazione regolare da una disturbata e quando la mia alimentazione è troppo disturbata (in un senso o nell’altro) reagisco. so farlo perché me lo hanno insegnato.
      ho imparato a ridere con gli altri quando mi prendono in giro perché non mangio le verdure verdi cotte o perché non ho mai mangiato il melone fino ai 32 anni. ho imparato a riderne perché fino a qualche anno fa ero integralista su alcune cose: o cose molto sane o cose molto porche. sono della scuola di chi sa cosa significa mangiare in 5 minuti tutta una confezione di saccottini del mulino bianco. compulsivamente. mangiarne una confezione e poi andarne a comprare un’altra.
      con s. abbiamo mangiato confezioni intere di tenerezze al limone in meno di mezz’ora sedute sui tondi di de angeli, alternando ogni biscotto a una sigaretta.
      ho imparato a riderne anche se con un ghigno perché un giorno mi sono guardata allo specchio e mi sono piaciuta. anche se avevo l’acne, la ciccia, la cellulite e le occhiaie. e ho pensato che non importa se mia madre è bassa e io sono bassa o se mio padre non sa neanche di che colore ho gli occhi, che il loro amore per me non era misurabile con questa scala di valori.
      e che l’amore degli altri, la loro stima e il loro rispetto che mi portano è uguale o comunque inferiore all’amore e al rispetto che io mi devo. e credo che questa sia una regola che bisogna perseguire, ma che non si trova scritta dentro l’ovetto kinder.
      ho amiche che non mangiano, amiche che mangiano troppo, amiche che mangiano solo alcune cose, questa amiche vanno dai 20 ai 45 anni. ho anche amici che hanno lo stesso problema.
      non ho mai provato a convincerli che fosse giusto o sbagliato, perché so che impossibile farlo. perché anche con me era impossibile farlo.
      ho consigliato medici che possono aiutare e ho sempre sostenuto le loro scelte in caso di cure terapeutiche o alimentari.
      qualsiasi donna sostenga di non avere mai avuto disturbi o problemi alimentari, o è miope o non si sta guardando a sufficienza, magari si tratta solamente – per fortuna – di un breve periodo della propria vita. magari pochi mesi, magari – purtroppo – decenni.
      non sto sminuendo. non lo farei mai e non lo vorrei mai. ne sto parlando. se ne sta parlando tanto in rete in questi giorni.
      chi in modo molto catartico, chi – come la sottoscritta – in modo molto cinico. ma doloroso.
      credo che sia importante parlarne, in qualsiasi modo e educarci a vicenda a vivere il cibo per quello che è: cibo.

    3. laflauta Says:

      L’anoressia c’entra solo vagamente col “voglio essere magra e figa”, non mi cada in inganno.
      Che poi ci si sfinisca in diete assurde, son la prima a far i mea culpa. Ma guardi in giro: il taglio dei vestiti non ti concede un filo di pancia, sembra che la linea dell’ombelico debba rimanere nuda per forza, alla mercé della pubblica ingiuria. Io ho pure impressione che la 42 non sia la 42 di un tempo.
      Che ci cambino sti vestiti, diamine.

      E per la malattia… stia sereno, amico mio. L’anoressia è malattia dell’anima, richiesta di attenzione, voglia di ferire gli altri attraverso se stessi. Il resto sono contorno, fandonie.
      Ma se ne esce. E pure con qualche chilo in più in bella mostra. Gliene parlerò, un giorno.

    4. riccionascosto Says:

      Sir, mi creda, non è così semplice.
      A volte, anzi, il peso – il corpo, per dire meglio – può essere utilizzato per nascondersi, anziché per mettersi in evidenza.
      Io l’ho fatto per anni (senza particolari sforzi, peraltro) e all’opposto, ingrassando per non essere guardata.
      E non ho un rapporto conflittuale col cibo.
      E’ solo una questione di volontà male indirizzata, a volte (il discorso è molto più ampio, però)

    5. Squonk Says:

      Ribadisco: è tutto troppo grande e troppo complicato per chi scrive. Guardo un dato di fatto, e credo che su quello possiamo concordare. Cosa sta dietro quel dato di fatto, mi sfugge: non lo so. Se qualcuno ha letto dei giudizi nel mio post, mi scuso, non era mia intenzione.

    6. Maxime Says:

      D’altronde io non l’ho mai sentito un uomo dire che le donne sono più belle con un po’ di pancetta… 😉

    7. Squonk Says:

      Io conosco un buon numero di maschi (quorum ego) che preferisce un po’ di pancetta alle costole in evidenza. Un buon numero.

    8. sphera Says:

      L’anoressia è per la maggioranza un problema femminile, è vero (per la maggioranza: ho conosciuto anoressici maschi, e mi risulta siano in aumento. E di loro si parla ancor meno, o per nulla, e questo non è granché bello, mi sa). Ma credo che sia esattamente – o molto simile – la spinta che porta tanti ragazzetti, maschi, a imbenzinarsi con le più disparate cose e poi mettersi a fare i 250 in autostrada o giocare ai testacoda (ne ho conosciuti anche di questi, ci ho anche viaggiato su queste macchine targate “forse mi suicido”). Credo che ci siano infelicità o disagi, o solo fatiche di venire a patti con sé stessi che portano a prendersela con l’unica cosa su cui pare – a volte – di avere potere: il proprio corpo.
      E non credo sia molto diversa la girandola di sesso compulsivo a cui moltissimi ragazzetti/e (e anche non più tanto ragazzetti) si dedicano freneticamente, o l’attenzione ossessiva e maniacale per il proprio apparire, l’abbigliamento, la moda, la figaggine come unica spiaggia (non ho la più pallida idea di cosa e come voglio essere e di cosa cazzo ci faccio al mondo, però perlomeno sono figo/a, oh, sì!)
      Penso sia, in fondo, ancora una questione di controllo, di potere, e di qualcosa su cui avere la sensazione di poterlo esercitare: posso sentirmi impotente riguardo a quasi tutto, ma perdio, sto corpo è mio e almeno di quello faccio quel che voglio.
      Triste, sconsolato, desolato modo di sentire. E molto più difficile da guarire, penso, di un po’ di inappetenza.

    9. Effe Says:

      non l’avevo riconosciuta, Auro, fin quando non ho letto la firma al suo commento.
      Allora il cibo ti cambia, tanto.

    10. livefast Says:

      ma non vogliono essere magre per piacere ai ragazzi! vogliono essere magre per piacere agli stilisti, ai pierre, ai fotografi, ai parrucchieri&visagisti delle dive… a quelli che *fanno la tendenza*, i quali -mi sia concessa l’approssimazione- son tutti froci.

    11. b.georg Says:

      anche a quanto ne so io, non moltissimo, l’anoressia non c’entra niente con i problemi femminili di dieta (cioè, i secondi non sono una versione lieve della prima).
      il cibo – e persino il peso, la linea – è uno strumento, o un esito, non è il centro del problema.
      È come, per fare un esempio, con i DAP – disturbi di attacchi di panico. Lì in certi casi le persone non riescono nemmeno più a uscire di casa. Ma ovviamente il problema non è il traffico…
      vedi http://www.lidap.it

    12. pm10 Says:

      livefast: gia’, donne scolpite da uomini come fossero solo belle bamboline da vestire, bei soprammobili da non toccare in ogni senso.

    13. Alister Says:

      “Non potevo fare a meno di guardare mia moglie e ringraziare il cielo”.

      Dopo aver scritto una frase del genere però potresti lasciarla guardare un po’ anche a noi, tua moglie, eh! 😉

    14. b.georg Says:

      OT
      il tuo filtro antispam è piuttosto affamato

    15. mafe Says:

      Sir, non ci caschi pure lei. Le anoressiche vogliono distruggere la propria femminilità, non essere più fiche. Non confondiamo le piccole ossessioni estetiche di molte di noi con una malattia mortale, malattia dell’anima, come già detto da molti, malattia che viene dal rifiuto del proprio corpo.

    16. Squonk Says:

      Non ci casco, perchè non lo penso. Mi devo essere spiegato male. All’inizio, infatti, parlo dell’esclusione (almeno apparente) dei maschi da tutta la questione; maschi che dovrebbero essere una delle ragioni (non pretendo “la” ragione) per “farsi fighe”. So benissimo che le vostre piccole ossessioni – che pure noi abbiamo, sebbene forse in misura minore – non hanno nulla a che fare con l’anoressia o la bulimia. Il post di Dandyna, a proposito, mi pare rivelatore.

    17. dandyna Says:

      scusami livefast ma per la stragrande maggiornaza delle malate di anoressia/bulimia, hai detto una stronzata clamorosa, e me ne sento pure offesa. io che non sono mai stata in discoteca in vita mia e non mi metterei a parlare con un pierre nemmeno morta. e con me trecentomila altre persone. e non lo faccio nemmeno per un uomo. perseverare ad avere opinioni come la tua al riguardo non fa che peggiorare la situazione e il distacco e conferma la voglia di alcune ragazze a isolarsi da un mondo stupido che partorisce idee simili.

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