E intanto il tempo se ne va
Fra non molto, le querelle su Cesare Previti assomiglieranno a quelle sulla Resistenza [1] tra Bocca e Pansa, dato che si parla di fatti avvenuti e processi iniziati quando tutti noi eravamo giovani, belli e boccoluti. Suoneranno fuori dal tempo e ridicole, come – peraltro – suona ridicolo [2] che si arrivi a dire che un processo andava celebrato in una città piuttosto che in un’altra a dieci anni di distanza dal momento in cui la decisione andava effettivamente presa, e che tutto ciò che è avvenuto in questi dieci anni rimarrà solo nella memoria ma non sulla carta e negli atti. E’ fantastico.
Corriere.it
[1] La maiuscola è un riflesso pavloviano, suppongo.
[2] Ridicolo. E offensivo. E frustrante. E (aggiungete voi, a piacere).