Scarpe gialle
L’altro giorno, fermo in un corridoio di un centro commerciale ad aspettare mia moglie, guardavo la gente sciamare da un negozio all’altro. Da bravo snob, osservavo con smarrimento le mille varianti di abbigliamento che mi passavano davanti agli occhi – una galleria degli orrori di cui avevo già scritto poco meno di un anno fa, e pensavo che il famoso abisso che separa la cosiddetta classe dirigente dalla cosiddetta società civile non riguarda più solo la politica, ma anche aspetti della nostra vita quotidiana rispetto ai quali ci sentivamo un po’ più sicuri – chi di noi non pensa che l’eleganza sia un tratto caratteristico degli italiani, e guarda le calze dei francesi e i pantaloni degli inglesi e le scarpe dei tedeschi, ma ti pare che si possa andare in giro conciati così? Poi uno passa davanti a una vetrina, si ferma, e si vede per quello che è – un quarantenne, che ai piedi porta un paio di sneakers gialle.