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La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
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    05/01/2007

    I controllori

    Filed under: — JE6 @ 14:34

    Io mi chiedo se c’era bisogno dell’inchiesta del prode Fabrizio Gatti per rendersi conto delle condizioni della gran parte delle strutture sanitarie – e quelle di grandi dimensioni, in particolare – del nostro malconcio Belpaese. Perchè per mettere il naso dentro il CPT di Lampedusa devi ingegnarti e fingerti un profugo, ma per entrare in un ospedale non ci vuole molto e anche senza travestirsi da uomo delle pulizie o da manutentore un giro per i corridoi, anche quelli vietati, non è molto difficile farlo. E chi ha l’autorità, può farlo come e quando vuole. Ai bei tempi del Terzo Gruppo Squadroni Savoia Cavalleria, avevamo un comandante che di tanto in tanto ci regalava la sorpresa di una visita notturna, per vedere se stavamo veramente di guardia oppure ci imboscavamo da qualche parte a dormire. All’una di notte si vestiva, prendeva la macchina, arrivava in caserma, e faceva il suo controllo. Non ci avvisava, no. Noi sapevamo che la cosa poteva capitare, e per quanto lo stramaledicessimo non ci potevamo sbragare troppo: dieci sotto zero, due maglioni e tre paia di calze, e tutti a far la guardia ai Leopard. Alla fine, facevamo tutti il nostro lavoro, comandati e comandante. Evidentemente il presidente della Regione, l’assessore regionale-provinciale-comunale alla Sanità, il comandante dei NAS (andate avanti voi: quanto può essere lunga questa lista? Un bel po’, io credo) godono di splendida salute come pure i loro familiari ed i loro amici: quindi non hanno bisogno di andare negli ospedali pubblici nè da pazienti nè da visitatori – e di notte hanno di meglio da fare. Anche di giorno, si direbbe.
    L’espresso

    2 Responses to “I controllori”

    1. giusec Says:

      Well. Mia moglie è medico, a Milano. Le strutture che ho visitato per andarla a trovare non sono così. Non tutte, per lo meno. E i medici, quelli giovani però, sono degli eroi. Devono sopportare le angherie dei baroni; sono grandi professionisti con i pazienti; sottopagati; e in più devono convivere con ambienti sanitari (fisicamente) di merda. Io lei non la invidio. Sul serio.

    2. Kerub Says:

      ma l’ufficiale di picchetto e il capitano d’ispezione?

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