< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • February 2007
    M T W T F S S
     1234
    567891011
    12131415161718
    19202122232425
    262728  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    19/02/2007

    Udvozlet Budapestrol – 5. Consigli (?) per gli acquisti

    Filed under: — JE6 @ 23:02

    Speravo che l’ungherese fosse una lingua più malleabile rispetto ai frullati di consonanti che vengono parlati a Varsavia o a Praga. Invece, mi rendo conto che ha ragione Chico Buarque, secondo il quale il magiaro è l’unico idioma al quale il diavolo porta rispetto. Questa sera guardavo un manifesto di T-Mobile, cercando di intuire quale magnifica offerta venisse proposta agli abitanti di Buda e di Pest: ma di fronte a “Duplazza meg forgalmat!” [1] ho alzato bandiera bianca, e ho continuato a brasarmi la papille gustative con il gulash.

    [1] Per fortuna, la tastiera italiana mi impedisce di riprodurre la strabiliante serie di accenti, umlaut e apostrofi che condisce l’ungherese scritto: hanno persino un doppio accento, e immagino che quegli urletti che ogni tanto si sentono ne siano la fedele espressione sonora.

    5 Responses to “Udvozlet Budapestrol – 5. Consigli (?) per gli acquisti”

    1. lester Says:

      Non se ne parla. Ceco e polacco sono lingue slave, quindi quanto meno indoeuropee. Invece l’ungherese, come il finlandese, è una lingua uralica, originaria dell’Asia centrale, di un ceppo diverso dalle lingue indoeuropee. Gli ungheresi infatti amano dire di essere discendenti degli Unni, e considerano Attila una specie di eroe nazionale.

    2. henrietta Says:

      Dopo vari giorni impiegati a riprodurre un decente csnm avrei voluto che “grazie” si dicesse “ferencter” (cos’era? piazza francesco o stazione francesco?), l’unica parola vagamente intelleggibile per noi.

    3. laflauta Says:

      (ma quanto mi piace il suo blog, sa? Ogni tanto mi sembra di esser li con lei..)

      A me sconvolgevano le comitive munite di pizza al taglio che “visitavano” la chiesa su a Buda. Mah.

    4. Squonk Says:

      Esatto, Goppai Lester. Lingua ugro-finnica, lontanissima parente del finlandese e di alcune lingue che si parlano nei dintorni della Turchia. Comunque la si voglia mettere, però, non si capisce un cazzo – mi passi il francesismo – : esattamente come capita con le lingue slave.

    5. ja Says:

      Deák Ferenc Ter e’ Piazza Francesco Deak. Ci sono altre Ferenc Ter, tra cui Listz Ferenc Ter. Stazione se mi ricordo bene si scrive pályaudvar.

      E’ solo il vostro spirito neolatino che vi impedisce di cogliere la comprensibilita’ e le sottigliezze della pronuncia delle lingue slave e ugro-finniche.

    Leave a Reply