Udvozlet Budapestrol – 5. Consigli (?) per gli acquisti
Speravo che l’ungherese fosse una lingua più malleabile rispetto ai frullati di consonanti che vengono parlati a Varsavia o a Praga. Invece, mi rendo conto che ha ragione Chico Buarque, secondo il quale il magiaro è l’unico idioma al quale il diavolo porta rispetto. Questa sera guardavo un manifesto di T-Mobile, cercando di intuire quale magnifica offerta venisse proposta agli abitanti di Buda e di Pest: ma di fronte a “Duplazza meg forgalmat!” [1] ho alzato bandiera bianca, e ho continuato a brasarmi la papille gustative con il gulash.
[1] Per fortuna, la tastiera italiana mi impedisce di riprodurre la strabiliante serie di accenti, umlaut e apostrofi che condisce l’ungherese scritto: hanno persino un doppio accento, e immagino che quegli urletti che ogni tanto si sentono ne siano la fedele espressione sonora.
February 20th, 2007 at 09:28
Non se ne parla. Ceco e polacco sono lingue slave, quindi quanto meno indoeuropee. Invece l’ungherese, come il finlandese, è una lingua uralica, originaria dell’Asia centrale, di un ceppo diverso dalle lingue indoeuropee. Gli ungheresi infatti amano dire di essere discendenti degli Unni, e considerano Attila una specie di eroe nazionale.
February 20th, 2007 at 11:30
Dopo vari giorni impiegati a riprodurre un decente csnm avrei voluto che “grazie” si dicesse “ferencter” (cos’era? piazza francesco o stazione francesco?), l’unica parola vagamente intelleggibile per noi.
February 20th, 2007 at 11:37
(ma quanto mi piace il suo blog, sa? Ogni tanto mi sembra di esser li con lei..)
A me sconvolgevano le comitive munite di pizza al taglio che “visitavano” la chiesa su a Buda. Mah.
February 20th, 2007 at 15:04
Esatto, Goppai Lester. Lingua ugro-finnica, lontanissima parente del finlandese e di alcune lingue che si parlano nei dintorni della Turchia. Comunque la si voglia mettere, però, non si capisce un cazzo – mi passi il francesismo – : esattamente come capita con le lingue slave.
February 21st, 2007 at 14:41
Deák Ferenc Ter e’ Piazza Francesco Deak. Ci sono altre Ferenc Ter, tra cui Listz Ferenc Ter. Stazione se mi ricordo bene si scrive pályaudvar.
E’ solo il vostro spirito neolatino che vi impedisce di cogliere la comprensibilita’ e le sottigliezze della pronuncia delle lingue slave e ugro-finniche.