Greetings from Madrid ‘07 – 7. Strolling
C’è questo verbo inglese, to stroll, che non c’entra nulla con Oltremanica, ma che è perfetto per Madrid. Letteralmente significa “andare a zonzo, girovagare”. Che rende il senso, ma fino a un certo punto. Delle molte città che ho visto, in questi anni, non ce n’è una (con la sola eccezione – forse – di Barcellona: e il fatto che si tratti di un’altra città spagnola qualcosa vorrà pur dire) nella quale si riesca a provare lo stesso gusto di camminare senza una meta, senza volere e dovere andare da qualche parte, con il solo gusto di essere per strada e in mezzo alla gente. Qui, semplicemente, perdersi, o deragliare, è un piacere, perchè ci si trova davanti a cervezerias improbabili popolate da vecchi gagà e anziane vestite a lutto, a negozi che vendono frutos secos che incassano in un anno quanto El Corte Inglès registra in dieci minuti, a punk solitari e latinas dal fisico da pornostar; e perdendosi un’altra volta si ritorna nelle zone più tradizionali, dove in una sera piovosa e fresca ci sono migliaia di indigeni di ogni età occupati a fare la cosa più sensata – strolling, nient’altro.
April 26th, 2007 at 07:59
[…] Adesso gli mando il curriculum. […]
April 26th, 2007 at 10:52
A volte lei è geniale, Sir…
Tempo fa avevo scoperto un certo Lucius Burckhardt (che ahime scriveva quasi solo in tedesco) “inventore” della strollologie (spaziergangwissenschaft)…
Se lei volesse fondare un club meno inaccessibile linguisticamente, mi consideri fra i potenziali adepti
April 26th, 2007 at 11:01
dopo un anno vissuto in quel di madrid, posso testimoniare che è verissimo.
e fantastico.