Greetings from Brussels – 1. Attese
Si sa, i concetti di freddo e caldo sono piuttosto relativi. Nove mesi fa a Varsavia il termometro segnava -5, e gli indigeni scuotevano la testa considerando quella temperatura un funesto effetto del global warming. Ma fra noi italiani possiamo metterci d’accordo nel ritenere che a -1 non fa caldo, spero. Perche’ e’ quel che pensavo durante gli eterni sedici minuti di attesa per prendere un taxi, e non vorrei sentirmi una mammoletta completa, ecco.
November 15th, 2007 at 11:30
l’iniziativa a-temporale mi sta permettendo di allargare il campo delle conoscenze.
ogni tanto sgodicchio o sgodacchio e qualche altra volta mi sento davvero appagato in una sintonia tra ironia, considerazioni, espressività.
questo è una di quelle volte.
piacere della conoscenza, dunque.
November 15th, 2007 at 17:39
Piacere mio, diamine.
November 16th, 2007 at 00:16
I Varsaviani facevano ironie, altro che. Meno cinque è un normale freddo d’un ottobre freddo. Piacere, anche moi.
November 16th, 2007 at 15:42
Ma non era ottobre. Era metà febbraio. Mi hanno detto che in quel periodo sono soliti avere dai -20 ai -30: ambasciator non porta pena, eh.
[Piacere, piacere: ma mi sta davvero collocata a Krakow?]