Il poeta è colui che dice le parole che tutti hanno sulla punta della lingua, ma nessuno riesce ad esprimere. Ora, io non sono “tutti”, e quindi coloro che cito qui di seguito non sono – pascolianamente parlando – “poeti”. Diciamo che lo sono oggi, per il sottoscritto.
Troppo eterodosso per essere un buon cristiano, troppo clericale per essere un buon laico, incasso i “bigotto!” e i “peccatore!” senza fare una piega, mantengo chiara la distinzione fra gli ambiti in cui devo essere “cittadino” e quelli in cui devo essere “credente”, adotto come dogma il rispetto delle posizioni altrui. E se c’è chi mi considera fra gli “spiriti sempliciotti, incapaci di mediazione culturale, impotenti e spaventati di fronte al trionfante cammino della ragione moderna”, scusatemi la sboronaggine, è un problema suo, non mio.
Stasera mi farò due ore e mezza di veglia pasquale, full optional. Mi addormenterò alla sesta lettura, farò cantare dei bei brani ai miei vecchietti del coro e ritroverò, anche se solo per cinque minuti, il senso di tutto questo credere:
perché l’umiliazione di un Dio
ci insegnasse la mitezza di cuore
e la glorificazione di un uomo
ci offrisse una grande speranza
Uno poteva starsene in panciolle a fare il Dio, godersi il panorama e farsi un giretto da basso quando capitava, e invece ha deciso di venire qui a prendersi il raffreddore, andare in bagno, infilarsi schegge di legno sotto le unghie e, dulcis in fundo, fare la fine del sorcio. Magari non è vero niente, ma se un senso c’è, per me non può che essere questo.
Io non so se è nato prima l’uovo o la gallina, ma se non ci fossero classifiche forse anche i blogger da competizione potrebbero andare a fare utilmente altro (studiare, lavorare, avere una vita, postare cose interessanti) contribuendo ad eliminare un po’ di monnezza dal web e qualche bamboccione da casa di mammà. Detto questo, se poi le volete fare, fatele: non vi criminalizzeremo per questo (cit.). Credo invece che BB, inteso come motore di ricerca dei blog italiani, sia un servizio utile.
Sei in autostrada. Rispetti i limiti di velocità, hai le cinture di sicurezza allacciate. Nel cassetto portaoggetti hai dello Zantac, del Maalox, Aulin, Vasellina, Dildo dual vibro, cerotti alla nicotina, due stecche di Camel light, Lisomucil tosse sedativo, collutorio, lamette Credo, utensili con lame arrugginite, una fiala di antitetanica, garze, paracetamolo, mercurio cromo, antibiotici per il cavo orale, morsette per capezzoli, metanfetamine, passaporto, tessera sanitaria, un coltello con lama retrattile, guanti in lattice, preparazione H, fazzoletti imbevuti di etere dietilico per anestesia. Seduta sul lato passeggero c’è la tua ex moglie. State andando in vacanza. L’odore del suo shampoo alle mimose si confonde con l’arbre magic al mentolo.
Le iniziative socio-eco-psico-whatever-logico che si intraprendono in rete vanno concepite fin dal primo momento come dittature assolute teocratiche prive di organi consultivi. E’ l’unica possibilità per non uscirne pazzi.
Riconoscere La Notizia è facile, a questo punto non potete sbagliarvi. L’applicazione di INAT richiede impegno e una sola regola:
Ignorate La Notizia con tutte le vostre forze.
Non è impossibile. Cambiate sistematicamente canale. Spegnete la radio. Anche se dovete alzarvi in piedi, è un piccolo sforzo ma ne vale la pena. Se in treno ne sentite parlare cambiate scompartimento. Se qualcuno ne parla in compagnia cambiate argomento (può non essere facile, lo so. La mia tecnica è dire qualcosa di spaventosamente cinico prima, in modo che risulti imbarazzante ritirare fuori l’argomento. “Sì. Ha ucciso i genitori ma almeno non era milanista” oppure “è certamente colpevole, ha preso Taormina come avvocato”). Se vedete Vespa cambiate canale, se vedete Fede cambiate canale. Se vedete Biscardi cambiate canale. Se chi non sopportate parla su tutti i canali (e in questi giorni non è impossibile) spegnete la tele e aprite un libro. Non vi morderà. Nei giornali non leggete nemmeno i titoli sulla Notizia. Aprite i giornali dal fondo (tanto lo so che lo fate lo stesso).
Non è impossibile. Io l’ho fatto. Non avete idea della soddisfazione di saltare da un canale all’altro per evitare la Notizia. Del togliere solo l’audio se il programma comunque vi interessa. Del non sapere chi ha vinto Sanremo (se uomo), o il campionato del mondo (se donna).
E’ terapia occupazionale. Non potrete evitare che almeno un po’ vi rompano gli zebedei, ma li state combattendo. Li state INAT-tuando.
The Blog Lies Down On Broadway, Brodo Primordiale, Hotel Messico, Cloridrato di Sviluppina, Momoblog