Greetings from London ’08 – 1. Tutto esattamente come al solito
Per un semplice caso del destino, ho percorso più volte questo tratto tra Heathrow e Earl’s Court di quanto non mi sia capitato di fare, non so, tra Roma e Pescara o tra Livorno e Civitavecchia. Lascio il libro al suo posto, in borsa, e mi fermo a guardare questo pezzo di Inghilterra, case vittoriane che si alternano a insediamenti popolari, un cimitero senza statue di angeli e di santi, una ragazza che sgancia il guinzaglio del cane. Una mezz’ora prima fissavo le macchie rosse dei pullman diventare più grandi e nitide man mano che l’aereo si avvicinava al suolo, e le anse del Tamigi, e i giardini. Se a causa di un cambiamento di rotta non avessi mancato la Battersea Power Station – quella della copertina di Animals – sarebbe stato tutto esattamente come al solito, la ragazza giapponese che non capisce le istruzioni per comprare il three-days-ticket e le decine di giornali abbandonati nel vagone della metropolitana e il grattacielo della Smithkline in lontananza e le nuvole basse. E quel “tutto esattamente come al solito”, non so perchè, mi pare di consolazione.
April 29th, 2008 at 16:36
Per essere veramente “at home…” ci dovrebbe dare qualche notizia sul tempo… miserable, as usual?