Le fotografie
In Viale Bligny c’è questa pizzeria – pizza al trancio si chiama, qui a Milano – la Pizzeria Fiorentina. Mi sono fermato un quarto d’ora, stasera, una fetta di pizza e la terza birra della sera, che gli appuntamenti di lavoro serali con i tedeschi vanno così, e sono rimasto tutto il tempo a guardare questa trentina di foto di quello che credo fosse il vecchio padrone, tutte foto in bianco e nero, lui piccolo e storto sempre affiancato a vecchi campioni della Fiorentina – Chiarugi, Superchi, Antognoni, e altri a me sconosciuti e ancora più antichi – e in ogni foto questa persona aveva una faccia triste, compita e orgogliosa, e mi chiedevo a quale punto di devozione può arrivare una persona, non parlo dell’ultrà che va a sprangarsi in nome di una maglietta ma di una persona normale, una persona qualunque che trova un pezzo di felicità e realizzazione nell’essere lì, nel toccare e farsi toccare dal terzino destro della sua squadra. Io, ecco, io vorrei essere un campione dello sport anche per questo, per stare lì a farmi fotografare vicino ai tifosi e sapere che sono importante per loro, che gli regalo gioia e felicità.