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    08/03/2009

    Cacciatori, tessitori, sciamani

    Filed under: — JE6 @ 15:28

    Se fosse stato scritto oggi –col frastuono di fondo moltiplicato per cento– sarebbe da considerare forse ancor più geniale. Non che nel 2003 fosse facile avere quella chiarezza di pensiero, ma oggi, santiddio, oggi è praticamente impossibile.

    Quel finto cinico di Livefast ha chiesto su Friendfeed se qualcuno si ricordava di una vecchia classificazione che un a-lister della blogosfera che fu usava per categorizzare il suo blogroll. La memoria collettiva della rete ha impiegato tre, forse quattro minuti per capire di chi e di cosa si stesse parlando e recuperare il post di spiegazione, datato 25 gennaio 2003. E’ passato tanto tempo, ma cacciatori, tessitori e sciamani sono ancora definizioni attuali, segno di qualcosa che c’era e che, per fortuna, continua ad esserci.
    Cloridrato di sviluppina, Falso Idillio

    7 Responses to “Cacciatori, tessitori, sciamani”

    1. livefast Says:

      ah beh, io comunque gli invidio un bel po’ anche la prosa.

    2. palmasco Says:

      Quelle categorie meravigliose non solo dicevano di noi, secondo me – allora incluso tra gli sciamani – ma dell’interesse di un periodo storico a capire se stesso, e dei termini in cui si ponevano quelle questioni.
      Oggi, per dire, il tentativo di cartografare la blogsfera italiana – una parola che secondo me non definisce più alcuna realtà – partirebbe probabilmente dal modello di business.
      E gli sciamani, i cacciatori e gli altri, diventare piccoli finanziatori, donatori di ore, dilettanti forse, amatori…

    3. chiaratiz Says:

      io vi guardo da fuori, voi che “il blog di una volta”. E non so, eh! Non so davvero, perché allora io avevo altro da fare e il blog non so cosa fosse. Probabilmente avete ragione, che non è più uguale. Ma questa aura di sconsolata rassegnazione che ci mettete a me un po’ fa ridere un po’ mi fa venire i nervi. Mi parete un po’ i paladini del come eravamo, come se uno non potesse continuare a essere dentro a un mondo che cambia eppure rimanere coerente con se stesso. Dubito. Ergo…

    4. b.georg Says:

      chiara, immagino che Sergio intendesse proprio questo: se un piccolo valore aveva quel post è perché descrive cose che ci sono e vanno piuttosto bene anche oggi.

      (e se dovessi pensare a come descrivere cose che allora non esistevano, non lo riterreri del tutto inutile. Per dire: prova a prendere un blog, a espandere il suo blogroll e a farne una “seconda pagina”, come le schede di firefox, dove oltre al nome ci metti anche gli aggiornamenti. ecco la struttura dei maggiori social network, e il loro limite – non nel senso di difetto ma di confine: come un blog “quasi” chiuso in entrata e in uscita nel suo blogroll) (proprio come allora si intuiva, una pagina web dinamica non ragiona in termini di visibilità assoluta come nei media classici, ma costruisce intorni in vari modi intrecciati, più o meno connessi con altri intorni: stiamo approfondendo la medesima intuizione, spinti, come lì si accennava, dalle esigenze dell’uso)

    5. chiaratiz Says:

      sì, io in effetti non volevo commentare tanto il post, che oggi avevo letto anch’io, quanto i commenti che leggo in giro ogni tanto da parte dei blogger duri e puri d’antan (ma poi ci pensi che stiamo parlando di 5 o 6 anni, mica di secoli…)che snobbano un po’ il concetto di blog di oggi.
      Poi ho fatto un pastrocchio e me ne scuso. Comunque grazie: ci metto un po’ ma imparo anch’io, eh!

    6. Sir Squonk Says:

      Palms, credo che le definizioni siano figlie dei punti di vista; se così è, chi ha pensato alle categorie di cacciatori, tessitori e sciamani lo farebbe probabilmente ancora oggi, al netto delle scorie del tempo.
      Chiara: cinque, sei anni sono – nel web – letteralmente un’era geologica. I giudizi di merito e valore sono un’altra cosa, questa è la constatazione di un dato di fatto. Da un lato noi – quelli di allora – eravamo diversi (il tempo cambia cose e persone, se mi posso permettere un’altra banalità); dall’altro chi è arrivato dopo era diverso da chi era già lì, se non altro perchè poteva sfruttare esperienze fatte da altri. E infine, quanto all’essere duri e puri: può essere che alcuni di noi (e uso il pronome non a caso) si presenti così; non lo ritengo un male, soprattutto perchè con il tempo abbiamo imparato che non esiste una blogosfera ma ne esistono mille, ognuno si crea, coltiva ed abita la sua, come avviene “là fuori”.

    7. Cacciatori, tessitori, sciamani | Ludik – di Luca Di Ciaccio Says:

      […] davvero un’era geologica. Poi c’è il tempo, che cambia anche le cose e le persone, e come dice pure il brizzolato Sir Squonk, “con il tempo abbiamo imparato che non esiste una […]

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