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    16/06/2009

    Greetings from New York ’09 – My own kind of Bronx

    Filed under: — JE6 @ 13:30

    Arrivo nel Bronx sotto il diluvio. Che poi, dico “Bronx” ed è vero, questo è Bronx, 161th Street, e la differenza con la Manhattan di Central Park e di Times Square si vede, altre case, altre facce, l’ufficio di reclutamento dell’esercito, negozi di abbigliamento low-cost. Ma è che per noi “Bronx” significa altro, significa un’idea di pericolo e paura che rimani quasi deluso nel non provare, perché anche i cattivi devono essere all’altezza della loro fama e allora quasi ti auguri che questo sia un Bronx per turisti perché è vicino allo stadio, che il Bronx vero e brutto e sporco e cattivo sia quello a cinque fermate di metropolitana più verso nord. Il mio Bronx è quello della Yankee Tavern, dove mi siedo per asciugarmi, dove mi godo quel dieci per cento che riesco a capire delle conversazioni tra il barista Jack e i suoi avventori, che si capisce che qui sono di casa, ci sono un po’ tutti – l’ispanico che si finisce il secondo whisky, quello che passa e grida “Que viva Puerto Rico”, l’italiano che attacca la pizza, i neri dinoccolati che abbordano due ragazze all’angolo del bancone. La Yankee Tavern  si chiama così in onore degli Yankees e dello Yankee Stadium che si trova a duecento metri, subito dopo il ponte della metropolitana, è un posto come cento altri e forse è questa la sua particolarità.

    3 Responses to “Greetings from New York ’09 – My own kind of Bronx”

    1. Abel Ferrara al Festival di Venezia, passando per Ischia con un docufilm su Napoli | DaringToDo.com Says:

      […] film che documenta un legame tra due anime oscure, dove il Bronx napoletano incontra il vero Bronx di New York, quartiere in cui Abel Ferrara è nato e cresciuto. Il docufilm, che probabilmente […]

    2. Notizie dai blog su NIGHTLIFE – San Francisco e New York dominano la notte Says:

      […] Greetings from New York ‘09 – My own kind of Bronx Arrivo nel Bronx sotto il diluvio. Che poi, dico “Bronx” ed è vero, questo è Bronx, 161th Street, e la differenza con la Manhattan di Central Park e di Times Square si vede, altre case, altre facce, l’ufficio di reclutamento dell’esercito, negozi di abbigliamento low-cost. blog: Squonk | leggi l'articolo […]

    3. Notizie dai blog su La Pizza conquista New York e batte l’ hamburger Says:

      […] Greetings from New York ‘09 – My own kind of Bronx Arrivo nel Bronx sotto il diluvio. Che poi, dico “Bronx” ed è vero, questo è Bronx, 161th Street, e la differenza con la Manhattan di Central Park e di Times Square si vede, altre case, altre facce, l’ufficio di reclutamento dell’esercito, negozi di abbigliamento low-cost. blog: Squonk | leggi l'articolo […]

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