Issa dal nero del mare
C’è qualcosa di sinistro là in fondo, là dopo le file degli ombrelloni e le prime smagliature e i riccioli biondi dei bambini autistici e uaiemsiei e la Menabrea in bottiglia e i kayak e i sassolini e i due lettini più ombrellone e il disegno del promontorio e le case nobili, c’è quella vecchia canzone, issa dal nero del mare, dal profondo del nero del mare, c’è quella cosa tranquilla che porta fuori tutti i tuoi incubi peggiori – se solo stai fermo abbastanza a lungo ad aspettarli, se solo hai abbastanza pazienza per guardarli.