Zitto tu
L’altra sera guardavo degli spezzoni di roba dalle Teche RAI, filmati dei tempi nei quali ragazzi presissimi dal loro ruolo e dal loro credo occupavano il palco di un concerto e dicevano cose tipo “Venditti non è un compagno, non è un vero compagno, basti dire che ha composto l’inno della squadra di calcio della Roma e questo la dice lunga sul suo essere compagno, quindi non può suonare” – e quello di Venditti non fu certo un caso unico, all’epoca. Anzi.
Ci pensavo poco fa, leggendo questo post di Alessandro Gilioli – Gilioli che è del 1962 e quindi magari qualche memoria del 76/77 ce l’ha (non che si debba esser per forza stati testimoni oculari, ovviamente) – ci pensavo dicendomi che di guasti il berlusconismo a questo paese ne ha procurati millemila, e proprio per questo non mi sembra il caso di attribuirgli anche quelli dei quali non è colpevole, che il virus del gridare “zitto tu” non l’hanno inoculato né Drive In né Lucignolo, che alla fine il problema della maggioranza silenziosa è proprio quello – che non parla, e lascia fare.
Piovono Rane