Succede che un giorno c’è qualcuno che scrive di cose tue, di cose che a tua volta hai scritto tanto tempo fa. E ne scrive in un modo che non può non farti piacere. Succede che poi ti viene la cattiva idea di rileggerle, quelle cose. Ed è cattiva non per quel che c’è scritto dentro, ma per come è scritto, perché pare brutto, povero, sciatto e banale in troppe occasioni. Ma tant’è, e poi forse nessuno è buon giudice di se stesso – e allora a metà della lettura passi ad altro, e ti lasci le cose alle spalle.
Walk this way