Greetings from Sestri (Ponente) – La gente, nel corso
Il lavoro a volte è quella cosa che ti fa prendere un appuntamento al mattino a Francoforte, salire su un aereo, atterrare a Malpensa e invece che tornare a casa ti fa andare a Sestri Ponente alle cinque di un pomeriggio di maggio. Quando finisco la visita percorro un viale pedonale, pieno di gente, gente che mangia il gelato, gente che parla seduta sulle panchine di una piazzetta che porta il fantastico nome di Cave di Seltz, gente che fa la spesa, gente che beve l’aperitivo. Ieri sera, nel bel mezzo di Paulsplatz ho chiuso gli occhi e tenuto il respiro e anche se erano solo le otto di sera si sentiva solo una specie di brusio primordiale, parente prossimo dello zero Kelvin del silenzio, ed era perfetto così. E per qualche ragione che non riesco bene a definire è perfetto anche questo casino genovese, con i panni stesi sopra l’ingresso del Bar Maestrale e l’uomo alla finestra del Sampdoria Club di piazza Baracca che guarda nel nulla mentre dal panificio sale profumo di focaccia e le auto cercano parcheggio, e sembra estate.