< City Lights. Kerouac Street, San Francisco.
Siediti e leggi un libro

     

Home
Dichiarazione d'intenti
La vita non è quella che si è vissuta, ma quella che si ricorda e come la si ricorda per raccontarla.
(Gabriel Garcia Marquez)

Talk to me: e-mail

  • Blogroll

  • Download


    "Greetings from"

    NEW!
    Scarica "My Own Private Milano"


    "On The Blog"

    "5 birilli"

    "Post sotto l'albero 2003"

    "Post sotto l'albero 2004"

    "Post sotto l'albero 2005"

    "Post sotto l'albero 2006"

    "Post sotto l'albero 2007"

    "Post sotto l'albero 2008"

    "Post sotto l'albero 2009"

    "Post sotto l'albero 2010"


    scarica Acrobat Reader

    NEW: versioni ebook e mobile!
    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2009 versione mobi"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione epub"

    Scarica "Post sotto l'albero 2010 versione mobi"

    Un po' di Copyright Creative Commons License
    Scritti sotto tutela dalla Creative Commons License.

  • Archives:
  • Ultimi Post

  • Madeleine
  • Scommesse, vent’anni dopo
  • “State andando in un bel posto, credimi”
  • Like father like son
  • A ricevimento fattura
  • Gentilezza
  • Il giusto, il nobile, l’utile
  • Mi chiedevo
  • Sapone
  • Di isole e futuro
  • May 2011
    M T W T F S S
     1
    2345678
    9101112131415
    16171819202122
    23242526272829
    3031  

     

    Powered by

  • Meta:
  • concept by
    luca-vs-webdesign

     

    22/05/2011

    Stanze di vita quotidiana

    Filed under: — JE6 @ 13:56

    Il padrone di casa porta in cucina un vassoio carico di posate e piatti sporchi, e lo mette nel lavello. E’ tardi, per lavare tutto ci sarà  tempo domani. Torna fuori, e mentre sta per fare un secondo carico di stoviglie si ferma a guardare il grande prato che fino a un’ora prima era pieno di gente. Come in un flash-back di un film lo rivede, se lo figura come una grande casa all’aperto, là l’ingresso, più avanti l’enorme sala da pranzo, il luogo dove tutti si riuniscono e mangiano e bevono, il posto dove stanno tutti insieme. Il bagno, con l’andirivieni di mani da lavare e trucchi da rifare. Più in là le stanze, una per ogni gruppo, una per ogni capannello, dove ci sono i simpatici e dove ci sono i seriosi, qualcuna con la porta spalancata, qualche altra con la porta socchiusa, vede quelli che camminano nei corridoi, entrano in una stanza e subito ne escono perchè non sanno né cosa si dice né come lo si dice, quelli che sono a disagio sempre e comunque e quelli che sanno capire tutto con un’occhiata. Il padrone di casa rivede i brindisi, rivede quelli che volenti o nolenti raccolgono le confidenze di tutti e le cose proprie possono e devono tenerle per sé, il sole a picco, le carte delle confezioni dei regali, i saluti di circostanza, ciao, alla prossima, e quelli speciali, quelli con le labbra che si fermano sulla guancia una frazione di secondo in più e la mano si appoggia leggera alla nuca, cerca di stare bene, anche tu, sì. Il padrone di casa si sente toccare sulla spalla, a cosa stai pensando, a nulla, dai finiamo di mettere a posto e andiamo a dormire, mette la mano in tasca, guarda il telefono, trova un messaggio che dice semplicemente grazie, sì adesso porto dentro quei due vassoi e vengo a letto.

    2 Responses to “Stanze di vita quotidiana”

    1. Stella Says:

      Il prato, il sole ed il compleanno della piccolina, poi tutti a casa. Grazie!

    2. dr.nick Says:

      come ho già detto, mi piace leggerti.
      bel raccontino, alla fine ti ritrovi che sorridi, e non è una cosa di tutti i giorni. far sorridere la gente, dico. specialmente quella che manco conosci/vedi.

    Leave a Reply