Tutto tranne
Puoi fare tutto in videoconferenza, dice. Quasi tutto, forse. Tutto tranne capire la persona, sentire come reagisce quando inizia a salire la tensione, se le si accorcia il respiro, se tamburella con le dita sul tavolo, se si trattiene dal fare un gesto plateale o scortese, tutto tranne vedere se le si blocca l’appetito quando sul tavolo vengono messi i fogli con numeri che nessuno vorrebbe vedere, tutto tranne rallentare il passo quando la riunione è finita per riservare gli ultimi due minuti, quelli più preziosi, a tre frasi che spiegano quel che prima non poteva o voleva esser detto mentre l’ascensore arriva al piano. Tutto tranne sentire la persona, e riuscire a capirla per davvero quando ci parli al telefono, e saper intendere cosa vuol dire se prima la senti tutti i giorni e poi una volta alla settimana, se scrive ciao come stai oppure buongiorno, tutto tranne riuscire a percepire il momento in cui sei passato dall’essere una persona di cui fidarsi all’essere un fornitore – puoi fare tutto in videoconferenza, dice, tutto tranne le cose che contano.
May 18th, 2012 at 13:37
Riguardo a questo punto sei come Clooney in Up in the air, perciò ti dedico una canzone: http://www.youtube.com/watch?v=w9E86xHKop4
May 21st, 2012 at 12:48
Ma chi rtiene che si lo possa fare, in realtà è come un vecchio che muore, pensando di continuare ad esser vivo, mentre ha chiuso gli occhi alla realtà circostante che lo attende, non pensando che il verbo possa essere inteso all’inverso se si vede male, se la connessione non è ottimale. Anche se una voce in realtà può esprimere il tutto se si è empaticamente collegati. Dipende con chi parli!
Così , magaRi ha trascorso gli anni senza aver capito un accidenti della persona che hai ogni giorno di fronte…si…ma in videoconferenza! Continuando a dire, io ci sono…. mi chiami, son sempre qua.