Greetings from Las Vegas 2012 – Resti
Alle otto del mattino la Strip inizia il suo risveglio – qualche turista mattiniero, un paio di persone il cui appuntamento di lavoro viene tradito dalla giacca che altrimenti nessuno usa, una manciata di runners, tanto lo spazio non manca. Come tutte le vie del divertimento notturno, ti pare di vederla stirarsi, girarsi un’ultima volta sul fianco, stropicciarsi gli occhi prima di lavarsi la faccia e prepararsi ad un’altra giornata di lavoro. Non manca mai la luce sulla Strip, di notte quella dei casino e dei bar e dei ristoranti e dei fanali delle macchine ferme su quattro colonne ai semafori degli incroci che portano i nomi dei resort, di giorno quella del deserto del Nevada. Ancora per un paio d’ore sembra un altro mondo, e di quello che da poco è andato a dormire rimangono solo alcuni resti sparsi lungo i marciapiedi – le figurine delle ragazze “twenty minutes direct to you”, identiche a quelle del nostro album dei calciatori, nude, ammiccanti, con il prezzo in vista e l’elenco delle carte di credito accettate per il pagamento.