“Comunque tutta st’emozione per essere diventati democristiani”
Rimane il fatto che, in ogni modo, capire la gente non è vivere. Vivere è capirla male, capirla male e male e poi male e, dopo un attento riesame, ancora male. Ecco come sappiamo di essere vivi: sbagliando. Forse la cosa migliore sarebbe dimenticare di aver ragione o torto sulla gente e godersi semplicemente la gita. Ma se ci riuscite… Beh, siete fortunati.
Philip Roth, commentando le elezioni di ieri.
[Il titolo è la (cit.) di un’amica mia, che poi insomma dalle torto. Ma oggi va benissimo non averci capito un cazzo, e sentire tutti i gne gne – motivatissimi. Va bene così]
May 26th, 2014 at 21:30
io sono andato a dormire ieri sera angosciato, senza guardare gli exit poll, con la paura di svegliarmi in un paese fascisteggiante, qualcosa per cui dover rendere conto (come hai scritto un paio di post fa)
quindi oggi questo presunto “essere democristiani” mi sta bene, mi suona come “the day after”: siamo nella merda naturalmente, ma abbiamo ancora tutto per possibilità (come dice il maestro)