Tu chiamami se vuoi Marco T.
E finalmente è arrivata, l’assoluzione. Finalmente mica per loro, ma per noi. Noi, i sinceri democratici, quelli che bisogna batterlo con la politica, quelli che il problema è un altro, quelli che il bene e il male e il buono e il cattivo mica si giudicano col diritto penale, quelli che ma guarda ma cosa vuoi che m’interessi; noi, quelli che fra vent’anni lo rimpiangeranno, con lo stesso tenero, nostalgico languore con il quale oggi sospirano al pensiero di Bettino Craxi.
July 21st, 2014 at 17:08
Lasciai scivolare quella tenda bianca, opaca. Avevo appena dato uno sguardo, mi piacque ció che riuscii a vedere, non erano parole sole, sapevano di tanto. Così, cambiandomi d’abito, diedi le spalle a tutto quanto, ripensando ad un fugace saluto, molto di circostanza (mi ripromisi di ripensare a ció che mi fu raccontato di diverso sulla vita di Caxi), con un amaro in bocca e una pietra al cuore (certo ormai, non si puó più davvero sapere il vero), presi quel bus e per un tratto la metrò, rimanendo con un sorriso forzato, le lacrime sospese e i pensieri confusi, tentando ” di non pensare e sospirando!
Per tutto il tratto, raccolsi le forze e tirai dritto, non voler sapere è sbagliato, non sono che di sinistra ….e non mi è mai piaciuto Caxi…., poi..quale vera veritá puó esser vera?