Una firma qui, per cortesia
Poco fa, alla notizia che Paolo Gentiloni – evidentemente dotato del dovuto standing e delle numerose e importanti conoscenze internazionali necessarie per essere all’altezza del ruolo – era stato nominato ministrodegliesteri un caro amico, nonché il più lucido nell’analisi politica tra le mie conoscenze ha scritto che povero cristo il presidente, così anziano e quante gliene stanno facendo ingoiare. Non del tutto infondata come considerazione, ma il fatto è che ci sono dei ruoli – e il presidente è uno di questi – che sono corresponsabili per definizione: vuoi perché alla fine la firma la mettono, e senza pistola alla tempia, vuoi perché sono rappresentativi: e non delle maggioranze o delle minoranze, ma degli enti, degli organismi nel loro insieme. Poi certo, sì: a ciascuno il suo, come onori e come onerì: ma quanto di quel che nominalmente è altrui non è anche un po’ nostro, al netto del “eh, ma qui mica siamo in azienda, dove l’amministratore delegato risponde per tutti”?