Elettori, tesserati, militanti (ma amici mai)
Avevo appena firmato il foglio con il quale chiedevo di essere ammesso all’ennesimo club degli eletti quando ho alzato gli occhi e invece della dolce e gentile Francesca che mi aveva assistito spiegandomi i vantaggi dei quali avrei goduto già nell’immediato futuro mi sono visto, in un’allucinazione stile 1984, il sorridente faccione del segretario del Partito democratico, quello eletto a furor di popolo nel nome del partito liquido e che un paio di giorni fa si è dato una pacca sulla fronte e ha detto: “Oh raga, secondo me qui dobbiamo far tornare ‘sto partito una roba per iscritti che abbiano la tessera in tasca”.
Il resto è su Left Wing, quella di bit.