E però, il leggere
Ieri ho passato buona parte della giornata con i miei: succede, quando pezzi di famiglia si riuniscono per i funerali. Tornando dalla Toscana mia mamma ha tirato fuori il Kindle cercando qualcosa di nuovo da leggere – i nostri viaggi, da buoni nuragici, non sono esattamente all’insegna della conversazione torrenziale. E però, il leggere. Non ho moltissimi ricordi di quando ero piccolo, diciamo il minimo sindacale. Ma il primo, e nitidissimo, ha proprio a che fare con lei, con mia mamma, e con delle pagine da sfogliare. Lei sta lì, seduta vicino a me che avrò quattro anni, e mi sfoglia e mi legge un Topolino. Ne posso quasi sentire la voce. Mi piace pensare che un po’ di cose mia madre me le abbia insegnate, ma mi piace quasi di più credere che una cosa l’abbia seminata – il piacere di leggere, appunto – e poi l’abbia innaffiata e coltivata ogni giorno che abbiamo passato insieme, senza forzarla, accompagnandola silenziosamente come si fa girando una pagina dopo l’altra: che è quello che le ho visto fare sempre, tutti i giorni, l’ho sempre vista leggere, quasi qualunque cosa, i libri in milanese di Carlo Porta – lei che veniva dalla Sardegna più profonda e lì riusciva a capire l’anima e la cultura dei vicini di casa che l’avevano accolta come una figlia e che erano i prototipi degli ambrosiani veri, quelli col cuore in mano come nel più trito dei cliché – e romanzi e il quotidiano e non so cos’altro ancora. Ci siamo scambiati un po’ di titoli mentre salivamo sulla Cisa, hai letto questo, sì, e quest’altro, sì, chissà cosa ci trova la gente in quello lì che era da Fazio l’altra sera, prova Soriano, va bene, poi ci siamo fermati per un caffè e poi siamo arrivati a casa e poi mi sono seduto sul divano a riposare un po’, in compagnia di un Primo Levi che chissà, senza mia mamma e la sua quinta elementare non sarebbe mai stato così importante per me.
May 11th, 2015 at 11:52
Bello
May 11th, 2015 at 17:32
Niente insegna la bellezza del leggere, se non questo: un libro nelle mani di chi ami e ti ama.
May 13th, 2015 at 11:47
Mi piace pensare che l’amore per i libri si trasmetta anche ai figli.
Tua mamma te la ricordi con un libro in mano ed è bello che per lei, per il suo amore, tu abbi fatto lo stesso