Grazie
A volte succede che quando ci si prepara per tornare a casa non ci si limita a salutarsi, a dirsi alla prossima, ci vediamo. A volte succede che ci si stringe la mano o ci si abbraccia o ci si dà un bacio per guancia e si aggiunge “grazie”. A volte succede che quella parola è un’eredità dei genitori, forse dei nonni, un’abitudine, un eccesso di forma. A volte succede che invece no, che invece si sta davvero dicendo grazie, grazie per qualcosa di così semplice e banale che ogni altra parola sarebbe di troppo, grazie per qualcosa di così necessario per andare avanti che ogni altra parola sarebbe impossibile da trovare. A volte succede che non si è troppo distratti da altri pensieri e ce ne si rende conto, nel momento preciso in cui quella parola la si dice o la si sente, ce ne si rende conto che è proprio così e c’è una specie di pudore imbarazzato che vaga prima che si finisca con un alla prossima, ci vediamo, e si accendano i motori delle macchine e si torni davvero a casa.