Always on
E’ la mattina di Natale. Controllo il telefono, scorro gli auguri, rispondo. Rimane una notifica. Guardo la preview: consigli su come usare al meglio un tool di fatturazione elettronica. Ora, sono abituato da fin troppo tempo all’always on, non più tardi di ieri mattina ho passato due ore quadrangolando con una inglese in Sudafrica, il suo capo portoghese a Londra e un partner a Bergamo – e forse me lo potevo risparmiare, almeno per non far suonare più ridicolo del dovuto il mio out of office; da una vita ho a che fare con clienti che – essendo, appunto, clienti – pensano che pagare una fattura giustifichi e consenta qualsiasi richiesta in qualsiasi momento e sempre durante la stessa vita ho capito che se hai a che fare con svedesi e tedeschi e inglesi e sloveni e cinesi dovrai imparare a ricordarti la Pentecoste e l’inizio dell’anno del cavallo e l’anniversario dell’incoronazione della regina e rassegnarti all’irrilevanza del Ferragosto. Ma Natale è Natale circa dappertutto, no? Natale è almeno una tregua, anche nella mangiatoia si son fermati un attimo a guardarsi in faccia e prendere respiro. E invece, i consigli per la fatturazione elettronica. Dice: era un invio programmato per un martedì, un normale giorno feriale, lavorativo, imposta la ricorrenza e via; lo so, succede, non è la fine del mondo, non ho aperto la mail, ho rimandato la mia edificazione professionale a un altro giorno, nessuno si è fatto male – poi guardo tutti quelli che hanno sentito la necessità di farci sapere che l’anno prossimo lavoreranno insieme e sicuramente raggiungeranno nuovi e scintillanti traguardi, che fra due settimane inizierà un imperdibile corso, che è stata pubblicata un’imprescindibile intervista sulle prospettive del distretto industriale, e non sono più così sicuro che nessuno si sia fatto male per davvero.