L’arco
C’è questo arco, nella parte alta di Zagabria, vicino al castello. Sta a due minuti dal Museo delle Relazioni Interrotte, che è una piccola meraviglia necessaria dove sono voluto tornare a dispetto della pioggia. Stavo tornando verso il centro e sotto l’arco c’era un gruppo di persone, una ventina, che recitavano delle preghiere. L’arco custodisce una piccola cappella dedicata alla Madonna, sui muri centinaia di ex voto scolpiti nella pietra. Nei momenti di silenzio lo scroscio dell’acqua, persone che passavano, alcune che si segnavano mentre proseguivano verso casa. Ho riconosciuto l’Ave Maria: non serve sapere “sveta Marija”, è proprio il suono, il ritmo, così come quello del Gloria. La signora che ha guidato la prima decina del rosario ha guardato il telefono, ha fatto il segno della croce, ha riaperto l’ombrello ed è andata. Un’altra donna le ha dato il cambio.