Carezze
Oggi avevo appena finito di riprendermi dai ragazzini di Hlyboka che mi sono corsi dietro per darmi un altro abbraccio mentre stavo salendo in macchina per tornare a casa, alla mia vita tranquilla fatta di problemi che mi sembrano enormi e sono solo la proiezione delle mie ansie, quando mi sono imbattuto in un articolo che racconta la storia delle carezzatrici, delle volontarie che regalano il loro tempo ad accarezzare i bambini nati prematuri e che non possono essere accuditi con la costanza necessaria dai genitori e dalle infermiere, per far sentire loro il contatto, l’amore, l’affetto, il calore di un essere umano, per fargli avvertire che non sono soli al mondo. E mi sono chiesto se, almeno per una volta, non fossero stati i piccoli i carezzatori di un adulto, regalandogli ciò che in un mondo giusto invece spetterebbe loro di diritto.