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    08/11/2010

    Un pomeriggio a sinistra

    Filed under: — JE6 @ 09:26

    Passano due minuti – quelli sufficienti a pentirsi di non essere daltonico davanti al maglioncino viola da boy scout di sinistra di Matteo Renzi, quelli necessari a farsi una ragione dello show di modernismo percepito rappresentato dai due Mac esibiti come totem sulla scrivania degli organizzatori – per sentire l’espressione “doparie”, seguita (cinque minuti dopo, come da copione) da una dissertazione sulle “linee di crescenza delle città, per riallineare i pianeti in una cosmogonia”. In dodici minuti l’assemblea dei rottamatori manda in pensione la classe dirigente del Partito democratico e il rispetto per la lingua italiana: forse il rinnovamento tanto sbandierato richiede anche questo.
    Nella sezione di Rifondazione Comunista di via Barona, a Milano, i minuti necessari a strabuzzare gli occhi sono più o meno gli stessi: dopo un’infilata di richiami alla lotta di classe ascolto un uomo chiedere chi fossero quei quattro ragazzi seduti là nell’angolo, e il suo interlocutore rispondergli: “Non li conosco, sono compagni molto più a destra di me, rappresentano posizioni criptovendoliane nelle quali non mi riconosco” (…)
    Il resto, per la prima volta, lo trovate su Leftwing.

    2 Responses to “Un pomeriggio a sinistra”

    1. benty Says:

      la crescenza a casa mia resta un formaggio fresco. viva viva sir a left wing!

    2. Carlo M Says:

      sì d’accordo, però bisognerebbe avere l’onestà intelletuale di soffermarsi anche sugli aspetti positivi, invece di osservare al microscopio solo quelli negativi.

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